Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Usa, autorizzazione sigarette elettroniche: c’è tempo sino al 9 settembre

Il giudice Grimm ha accolto la richiesta della Fda. Ma l'industria del vaping fa ricorso e chiede una proroga di 180 giorni.

È fissata al 9 settembre 2020 la nuova scadenza per presentare la richiesta di autorizzazione alla commercializzazione sul mercato americano di prodotti per il vaping. secondo quanto riposrta il sito Law360, il giudice federale Paul W. Grimm – che in seguito a una controversia legale aveva stabilito la scadenza del 12 maggio – avrebbe dunque accolto la richiesta della Food and drug administration e accordato una proroga di 120 giorni. La dilazione, spiegano dall’agenzia, sarebbe stata resa necessaria dai problemi causati dalla crisi di coronavirus che sta colpendo duramente anche gli Stati Uniti.
Con molti laboratori di analisi chiusi o impegnati sulla pandemia, lo staff confinato al telelavoro, le restrizioni alla mobilità che limitano la capacità di avere informazioni da molti Paesi (Italia compresa), l’Fda non riteneva di essere in grado di portare a termine le procedure entro i termini stabiliti. Anche l’industria del vaping si era fatta sentire, facendo presente all’agenzia di non essere in grado di fornire, a causa della pandemia di covid-19, la grossa mole di documentazione prevista dalla Pmta, l’iter autorizzativo per i prodotti del tabacco e per le sigarette elettroniche.
L’industria aveva chiesto all’Fda una proroga di 180 giorni, giudicata eccessiva dall’agenzia, che ha invece ritenuto sufficiente uno spostamento di 120 giorni, ora accordato dal giudice Grimm. Continua, dunque, il balletto sul calendario della scadenza per la richiesta di autorizzazione dei prodotti per l’e-cigarette. Fissata inizialmente per l’agosto del 2018, era stata prima posticipata al 2022 e poi nuovamente anticipata al 2021. Nel luglio del 2019, una sentenza del giudice Grimm l’aveva spostata al 12 maggio del 2020 ed oggi, a causa del coronavirus e sempre per decisione dello stesso giudice, slitta al 9 settembre. E non è detto che sia finita qui, perché un gruppo di aziende del vaping, a cui si è aggiunta parte dell’industria dei sigari, ha presentato ricorso, chiedendo che la proroga sia di 180 giorni. Se le loro istanze dovessero essere accolte, la data subirebbe un ulteriore slittamento, arrivando a novembre di quest’anno.

Articoli correlati