© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Una ordinanza per vietare il fumo durante le attese in fila davanti ai negozi. Ad annunciarla è Luigi Sarnataro, sindaco di Mugnano di Napoli, durante una intervista rilasciata all’emittente locale TeleClubItalia. Il primo cittadino avrebbe dunque dato attuazione a quanto sostenuto dall’Istituto superiore di sanità secondo cui i fumatori attivi e passivi sarebbero più esposti al rischio di contrarre il virus. Ed è ricorso dunque all’estremo rimedio: scrivere nero su bianco che durante l’attesa non si può fumare, per il benessere proprio e delle persone in coda. Per la verità, la scienza è assai divisa sulla responsabilità del fumo di diffondere il virus. Se è vero che i polmoni dei fumatori sono già danneggiati e quindi più deboli e facilmente attaccabili da covid19, è altrettanto vero che non è stato dimostrato che il fumo possa essere veicolo del nuovo coronavirus. Ad ogni buon conto, non fumare accanto ad altre persone è segno di civiltà e buona educazione. Il deputato pentastellato Giorgio Trizzino giorni fa aveva auspicato un analogo divieto anche per la sigaretta elettronica: “Il fumo delle ‘svapo’ – aveva dichiarato all’AdnKronos – non è altro che vapore acqueo a bassa temperatura, cioè piccole goccioline d’acqua che vengono trasportate a distanza dal vento“.