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Sigaretta elettronica due volte più efficace del counseling psicologico

Un recente studio canadese dimostra che la sigaretta elettronica con nicotina raddoppia il tasso di successo della sola terapia psicologica per smettere di fumare.

L’uso della sigaretta elettronica con nicotina associato al counseling raddoppia le possibilità di smettere di fumare rispetto a una terapia di solo counseling. A confermare l’efficacia del vaping come ausilio per la cessazione del fumo è uno studio intitolato “Efficacy and Safety of E-cigarette fors Smoking Cessation” presentato durante la sessione scientifica annuale dell’American College of Cardiology, che si è svolta in maniera virtuale a Chicago dal 28 al 30 marzo scorsi. A presentarlo in questa occasione è stato il coordinatore Mark J. Eisenberg, cardiolodo canadese del Jewish General Hospital del Quebec e docente di medicina alla McGill University di Montreal.
Per questo studio multicentrico randomizzato controllato i ricercatori hanno suddiviso casualmente 376 pazienti fumatori in tre gruppi. Tutti hanno ricevuto circa 100 minuti di counseling per smettere di fumare. Al primo gruppo è stata poi assegnata una sigaretta elettronica con nicotina, al secondo senza nicotina e il terzo non ha ricevuto ausili. L’età media dei partecipanti era di 52 anni, avevano fumato – sempre in media – per un periodo di 35 anni una quantità di 21 sigarette al giorno. Quasi tutti, il 91%, avevano cercato di smettere di fumare in passato e l’80% lo aveva fatto con l’ausilio di terapie farmacologiche o comportamentali.
Lo studio sarebbe dovuto durare 52 settimane ma, sebbene gli autori intendono continuare a raccogliere i dati per un anno, si sono riscontrati dei problemi dovuti all’interruzione della fornitura dei prodotti. Quindi i dati raccolti riguardano un periodo di 12 settimane, circa tre mesi, durante i quali i partecipanti sono stati sottoposti a tre contatti telefonici, due visite cliniche e il test sul monossido di carbonio espirato.
Ma veniamo ai risultati dello studio. Dopo 12 settimane, aveva smesso di fumare il 21,9% dei partecipanti che aveva utilizzato la sigaretta elettronica con nicotina e il 16,5 di chi aveva ricevuto quella senza. Il tasso di cessazione fra i fumatori che avevano ricevuto solo il counseling, invece, era pari al 9,1%. Dati importanti anche per la riduzione del numero di sigarette consumate anche per chi non è riuscito a smettere di fumare. Dopo tre mesi, a riportare una diminuzione pari o maggiore al 50% delle sigarette fumate quotidianamente erano il 43% degli utilizzatori di sigaretta elettronica con nicotina, il 35,4 di chi aveva usato quella senza e il 24,8% dei fumatori che avevano ricevuto counseling.
È da notare, si legge sempre nello studio, che nel periodo osservato gli effetti collaterali gravi sono stati molto limitati in tutti i gruppi. Li ha riscontrati lo 0,7% nel gruppo della sigaretta elettronica con nicotina, il 3,1% in quello senza e l’1,7% nel gruppo del counseling. Non sono stati rilevati, specificano gli autori, casi di Evali. Naturalmente, aggiungiamo noi, visto che si è scoperto che la malattia polmonare diffusasi lo scorso anno negli Usa era dovuta all’uso di liquidi con Thc contenti acetato di vitamina E di provenienza illegale.

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