Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 29 marzo al 4 aprile

Nonostante il periodo di emergenza globale, la ricerca sul vaping non si ferma: dal Canada nuovo studio dimostra che nei fumatori la sigaretta elettronica funziona meglio delle terapie psicologiche.

CanadaStudio: il counseling psicologico ha doppia possibilità di successo con l’ecig
Interventi di supporto per smettere di fumare sono più efficaci se associati all’utilizzo della sigaretta elettronica con nicotina. Lo certifica uno studio coordinato da Mark J. Eisenberg, cardiolodo canadese del Jewish General Hospital del Quebec e docente di medicina alla McGill University di Montreal dal titolo “Efficacy and Safety of E-cigarette fors Smoking Cessation”. La ricerca giunge al risultato che la terapia combinata di counseling e ecig con nicotina addirittura raddoppia le possibilità di successo rispetto a quella di solo counseling. I ricercatori hanno suddiviso casualmente 376 pazienti fumatori in tre gruppi. Risultato: dopo 12 settimane, aveva smesso di fumare il 21,9% dei partecipanti che aveva utilizzato la sigaretta elettronica con nicotina e il 16,5 di chi aveva ricevuto quella senza. Il tasso di cessazione fra i fumatori che avevano ricevuto solo il counseling, invece, era pari al 9,1%. Ulteriori dettagli sullo studio canadese nell’approfondimento di Sigmagazine.

Usa – Fda chiede 120 giorni di proroga per l’autorizzazione alla vendita di sigarette elettroniche
La Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti ha richiesto una proroga di 120 giorni per l’iter autorizzativo alla vendita di prodotti del tabacco (PMTA), tra cui rientrano le sigarette elettroniche. Gli ulteriori sei mesi sono stati chiesti a causa di problemi collegati all’attuale emergenza Covid-19. A decidere se prorogare o meno sarà il tribunale distrettuale del Maryland dove venne stabilita la data originale del 12 maggio. Se la proposta della Fda verrà accolta, le aziende avranno tempo dunque sino al 9 settembre per completare la documentazione.

Gran Bretagna – Il Covid-19 tresferisce sul digitale la terza edizione del VApril
Non subirà spostamenti temporali la terza edizione del VApril, la campagna organizzata dalla UK Vaping Industry Association (UKvia) per aumentare la consapevolezza dei fumatori sulla minore dannosità della sigaretta elettronica e convincerli a passare al vaping. Ma le misure restrittive per combattere la pandemia del coronavirus ne cambiano le modalità di svolgimento. Niente coinvolgimento dei negozianti, tradizionalmente molto attivi con seminari informativi e niente manifesti per strada, dal momento che i cittadini sono invitati a restare in casa. Spazio dunque alla campagna digitale, sul sito internet ufficiale di VApril e sui profili social. Gli organizzatori sono tuttavia ottimisti: “In questa situazione senza precedenti – spiega infatti il direttore di UKvia John Dunne – ci aspettiamo che VApril 2020 abbia un grande successo, visto che la maggior parte delle persone lavora da casa ed è di fronte al computer o usa lo smartphone”. Su Sigmagazine i dettagli di questa terza edizione.

Sud AfricaAssociazione vaping chiede negozi aperti o almeno l’autorizzazione alla vendita online
La diffusione mondiale della pandemia di Coronavirus e la moltiplicazione delle necessarie misure restrittive ai mvimenti delle persone allarga il ventaglio dei paesi nei quali si dibatte l’opportunità di  prevedere eccezioni anche per le rivendite dei prodotti del vaping. Ora è il caso del Sud Africa, dove la Vapour Products Association of South Africa (Vpasa) ha fatto una richiesta direttamente al presidente Cyrill Ramaphosa di consentire l’apertura dei negozi di sigarette elettroniche o, in alternativa, almeno la vendita dei prodotti del vaping online. Il presidente dell’associazione Asanda Gcoyi si è dichiarato”estremamente preoccupato per il potenziale incremento del mercato dei prodotti illegali”, ricordando come la diffusione di prodotti non controllati possa rappresentare un rischio serio per la salute dei consumatori. Il presidente ha imposto il lockdown in tutto il Sud Africa lo scorso 23 marzo, in seguito all’aumento dei casi di contagio da Covid-19.

CanadaNegozi ecig aperti, ogni Stato fa da sé
Situazione differenziata riguardo alla chiusura dei negozi del vaping nei diversi Stati canadesi. Circostanza che ha spinto e associazioni di settore a protestare contro quegli Stati che hanno deciso di comprendere tutti i negozi di sigarette elettroniche fra quelli obbligati alla chiusura, nel quadro delle misure restrittive adottate per arginare il contagio di Covid-19. Tra di esse, l’Association canadienne du vapotage (Avc), che aveva già lanciato un appello all’apertura lo scorso 20 marzo, solleva adesso un nuovo allarme: “La chiusura di tutti i negozi di sigarette elettroniche è un regalo d’oro all’industria del tabacco“. Alcuni prodotti del vaping sono disponibili nei supermercati, ma l’Avc sottolinea che i 1.200 negozi specializzati distribuiti nel paese offrono ai consumatori prodotti con aromi e bassa concentrazione di nicotina che non si trovano altrove. Non tutti gli Stati canadesi hanno adottato la misura più restrittiva. L’Alberta ha incluso i vape shop nella lista degli esercizi che offrono servizi essenziali, consentendo loro di rimanere aperti, a patto che osservino tutte le precauzioni igienico-sanitarie previste dalla legge. Le vendite a distanza sono state invece ammesse dal Saskatchewan, l’Ontario e Terranova.

UsaLa Federal Trade Commission chiede che Atria venda la sua partecipazione in Juul Labs
La Federal Trade Commission (Ftc) degli Stati Uniti ha presentato una denuncia per costringere il colosso multinazionale Altria a vendere la sua partecipazione in Juul Labs. La commissione federale sostiene che Altria e Juul Labs abbiano stipulato una serie di accordi, tra cui l’acquisizione da parte di Altria di una partecipazione del 35% in Juul Labs, che ha eliminato la concorrenza in violazione delle leggi federali antitrust.

Gran BretagnaSulla Bbc la storia di Ace, passato da 60 sigarette al giorno al vaping
Sulla Bbc una storia di successo nel passaggio dal fumo alla sigaretta elettronica, in tempi di pandemia che colpisce i polmoni. La storia è quella di Ace, giovane barista fumatore di due, tre pacchetti di sigarette al giorno che grazie all’aiuto di Nick Hopkinson, direttore medico della British Lung foundation, l’associazione britannica degli pneumologi, riesce gradualmente ad abbandonare il fumo ritrovando energia e salute. Hopkinson è un sostenitore della riduzione del danno: i fumatori cercano la nicotina e le sigarette elettroniche la forniscono senza le tossicità del fumo, dice Hopkinson, aggiungendo che in ogni caso chi non fuma non deve nemmeno svapare. Su Sigmagazine il racconto dell’intera vicenda.

UsaIl procuratore dell’Iowa tira le orecchie all’Fda su presunti legami virus-vaping
Come se non bastassero le difficoltà delle autorità private e pubbliche, sanitarie e politiche, a contrastare il diffondersi del contagio di Covid-19 in tutto il paese, non si arresta negli Usa la polemica che vorrebbe legare il vaping a rischi di contrarre il virus o di decorsi più gravi dell’eventuale malattia. Contro la diffusione di informazioni tendenziose, ma prive di adeguati riscontri scientifici, è sceso in campo il procuratore generale dello Stato dell’Iowa, Thomas J. Miller. In una lettera indirizzata al direttore del Center for tobacco products dell’Fda, Mitchell Zeller e, per conoscenza, al commissario Stephen Hahn, Miller ha stigmatizzato il comportamento dell’agenzia di aver diffuso informazioni non chiare attraverso una mail a un giornale. Se le comunicazioni dell’Fda sono arbitrarie e mal concepite, diffondono paura e confusione con scarse basi scientifiche e conseguenze imprevedibili, allora sarebbe meglio che la stessa agenzia e i suoi portavoce dei media “non esprimessero ulteriori commenti in questo momento“, ha scritto tra l’altro Miller. Approfondimenti sul contenuto della lettera e sulle polemiche in Usa nell’articolo su Sigmagazine.

Articoli correlati