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Per i pazienti sottoposti a intervento chirurgico, il fumo rappresenta un fattore di rischio che amplifica l’insorgenza di complicanze post-operatorie. Al contrario, i non fumatori hanno maggiori possibilità di recuperare la piena forma in tempi brevi. Un nuovo studio spagnolo ha evidenziato che investire risorse economiche per aiutare a smettere di fumare prima di un intervento chirurgico produrrebbe un saldo attivo nel bilancio tra i costi e i benefici.
I ricercatori hanno offerto consulenza ai pazienti nelle dodici settimane precedenti l’intervento, sia con counseling psicologico che con farmaci conteneti nicotina. Quando il trattamento ha avuto successo, non si sono mai verificate complicanze post-operatorie: il risparmio è dunque aver evitato il prolungamento della degenza e delle cure. Il risultato economico netto (beneficio meno il costo dell’intervento) e l’utile sul capitale investito per l’intervento finanziato dal servizio sanitario spagnolo hanno evidenziato che i benefici erano notevolmente superiori i costi. La cessazione del fumo è aumentata del 21,7 per cento grazie al sostegno pre-operatorio. Il costo evitato è stato di 1.753 euro per fumatore con un risparmio netto di 503 euro. Dato il costo annuale dell’intervento, l’utile sul capitale investito è stato del 28,7%, pari a 1,29 euro ogni euro investito.
Javier Rejas, autore dello studio, commenta con orgoglio il risultato ottenuto: “Non esiste uno studio pubblicato, per quanto possiamo trovare, sull’efficienza dei programmi o delle politiche sanitarie volte a smettere di fumare prima dell’intervento chirurgico pianificato con il ricovero in ospedale. Pertanto, questo lavoro è unico“.