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Migliora la reputazione della sigaretta elettronica in Francia, dopo la flessione seguita alla crisi di malattie polmonari verificatasi lo scorso autunno negli Usa e inizialmente imputata erroneamente ai liquidi con nicotina per e-cigarette. Lo rileva un sondaggio condotto da Odoxa per France Vapotage, una federazione di professionisti del settore a cui aderiscono anche molti marchi delle multinazionali del tabacco. L’indagine, giunta alla sua terza edizione, si intitola “La cigarette électronique: Informations, usage et Image. Baromètre 2020” ed è stata realizzata via internet fra il 13 e il 16 marzo scorsi su un campione di 2009 francesi con più di 18 anni e 847 svapatori. Odoxa specifica che la rappresentatività del campione è garantita dall’applicazione del metodo delle quote applicato alle variabili di sesso, età, livello di istruzione e professione.
Sono sei francesi su dieci, secondo questa rilevazione, a ritenere la sigaretta elettronica uno strumento efficace per ridurre il consumo di tabacco. Lo pensa il 69% dei fumatori e addirittura il 92% degli svapatori. I francesi sono meno convinti che la sigaretta elettronica sia efficace a smettere totalmente di fumare: ne è convinto il 45% del campione generale. La percentuale sale però al 55% fra i fumatori e all’83 fra i vaper. Ad essere più scettici verso lo strumento sono i più anziani: addirittura il 62% degli over 65 pensa che sia dannoso come la sigaretta di tabacco, mentre a considerarla più sicura sono soprattutto le classi professionali a reddito più alto (38%), quelli co un titolo di studio avanzato (40%), i fumatori (37%) e gli svapatori. Sull’intero campione, però, solo il 33% considera la sigaretta elettronica meno rischiosa di quella di tabacco. Il 45% dei fumatori intervistati dichiara che potrebbe pensare di passare allo svapo per sostituire il tabacco nei prossimi mesi. Un dato incoraggiante rispetto al 39% rilevato lo scorso ottobre, ma ancora basso rispetto al 58% del maggio 2019.
Fra i motivi che spingono a passare alla sigaretta elettronica per la prima volta al primo posto c’è l’esigenza di risparmiare. In seguito agli aumenti del prezzo delle sigarette tradizionali, la percentuale di chi passa al vaping per motivi economici è passata dal 41% del maggio 2019 al 56%. Seguono la ricerca di una alternativa al tabacco (52%) e la voglia di migliorare la salute (48%). Il 57% dei francesi ritiene di essere male informato sulla sigaretta elettronica, un miglioramento rispetto al 65% dello scorso ottobre. Il 21% degli intervistati si ritiene addirittura “molto male informato”, mentre a considerarsi “molto bene informato” è solo il 9%.
Di chi si fidano i francesi per avere informazioni affidabili sulla sigaretta elettronica? L’85% degli intervistati premia il medico di famiglia, mentre il 58% si rivolge alle persone a lui vicine in generale. Il 40% si fida delle istituzioni pubbliche e il 39 degli svapatori che conosce. Solo il 27%, invece, crede alla stampa e addirittura il 19% a internet e ai social network, che sono l’ultima scelta. A fronte di tanta difficoltà nel gestire le fonti, la stragrande maggioranza degli intervistati vorrebbe che le istituzioni pubbliche offrissero un’informazione corretta sulla sigaretta elettronica, informando i fumatori su tutte le conoscenze scientifiche disponibili al momento (85%), mentre il 55% vorrebbe che incoraggiassero attivamente i fumatori a passare al vaping.