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Suggerimenti di Anpvu ricevuti dalla Commissione europea per piano contro il cancro

L'associazione italiana dei consumatori di sigarette elettroniche ha partecipato alla consultazione attraverso le risposte del suo presidente Carmine Canino.

Nei giorni scorsi la commissione europea ha aperto una consultazione tra la popolazione e le associazioni per conoscere il loro parere su come affrontare – e possibilmente vincere – la sfida contro il cancro. Le risposte e le considerazioni saranno valutate e inserite nel Piano europeo contro il cancro. Chiunque può rispondere e c’è tempo sino al 7 maggio.
L’associazione italiana dei consumatori di sigarette elettroniche Anpvu ha partecipato alla consultazione attraverso le risposte del suo presidente Carmine Canino. I suggerimenti sono stati tutti rivolti verso il sostegno e la diffusione della sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno da fumo e, di conseguenza, delle patologie fumo-correlate,  prima fra tutte il tumore ai polmoni.
Di seguito le posizioni espresse da Canino a nome dell’associazione Anpvu.

Cosa pensi che i cittadini possano fare per aiutare a combattere il cancro?
I cittadini possono ridurre le loro probabilità di contrarre il cancro apportando cambiamenti nello stile di vita, tra cui certamente smettere di fumare è considerato il più importante. Molti fumatori hanno smesso con successo usando i prodotti Tobacco Harm Reduction. Alcuni tra questi prodotti, nello specifico i vaporizzatori personali, sono più efficaci delle terapie sostitutive della nicotina comunemente conosciute e devono il loro successo al fatto che, pur non creando il trauma del distacco netto dalle abitudini di un tabagista, sono molto meno dannosi per la salute rispetto all’utilizzo di tabacco combusto e permettono di scalare liberamente l’assunzione di nicotina nel tempo, sino a liberarsene del tutto.

Cosa pensi che possano fare gli operatori sanitari per aiutare a combattere il cancro?
Smettere di fumare può essere estremamente difficile, quindi gli operatori sanitari dovrebbero consigliare i fumatori su tutti i modi disponibili per smettere di fumare e comunicare informazioni accurate su tutti i prodotti. I mezzi per la riduzione del danno hanno funzionato per molti fumatori, ma pochi professionisti della salute conoscono bene tali prodotti o si sentono sicuri di discuterne. Molti fumatori non hanno ottenuto informazioni valide sui vaporizzatori e sulla percentuale certa di riduzione del danno che è del 95%: un’opportunità viene sprecata.

Cosa pensi che le autorità pubbliche / i governi nazionali possano fare per combattere il cancro?
Gli esseri umani sono più felici quando hanno il controllo sulla propria vita e quando hanno scelta, motivo per cui la possibilità di riduzione del danno da tabacco combusto ha avuto molto successo nel ridurre la prevalenza del fumo nei Paesi in cui i prodotti a danno ridotto sono conosciuti, pubblicizzati e ne è caldeggiato l’utilizzo. Le autorità dovrebbero tassare in modo ragionevole i prodotti a danno ridotto, per garantirne l’accessibilità. Inoltre, poter disporre di una grande varietà di gusti, per quanto riguarda i liquidi dei vaporizzatori personali, è davvero importante, poiché questa varietà è intrinseca all’appello e al successo di questi prodotti.

Credi che l’UE dovrebbe fare di più per affrontare il cancro?
Il consumo di tabacco non è il problema, è la combustione del tabacco il problema. Sì demonizza la nicotina come se fosse essa soltanto la causa di morte che si riscontra in 80000 casi ogni anno in Italia. Combinare “tabacco” con la combustione va contro l’obiettivo di ridurre le malattie correlate al fumo e le conseguenti morti.

Quale azioni pensi che avrebbe il maggiore impatto sulle tue abitudini di vita?
Secondo la nostra Associazione, l’impatto maggiore arriverà dall’evitare una legislazione restrittiva che avrebbe come conseguenza diretta quella di combattere la volontà di scelta di un percorso alternativo per quei fumatori che desiderano smettere.

In che la tua organizzazione può contribuire al piano UE sul cancro?
La nostra associazione è tra i 21 partner internazionali della rete di Ethra e lavora giornalmente per fornire informazioni accurate sul THR e preservare prodotti più sicuri con nicotina come opzione per i fumatori che potrebbero voler smettere. Stiamo già svolgendo un ruolo chiave nella prevenzione del cancro in Italia.

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