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Progetto pilota conferma: “Sigaretta elettronica efficace per smettere di fumare”

E-cig gratis in zona depressa dell'Inghilterra: ogni cinque partecipanti, uno ha smesso di fumare e tre hanno ridotto di più della metà.

La sigaretta elettronica si è rivelata una efficace terapia a base di nicotina sostitutiva del fumo”. Questa, in breve, la valutazione di un progetto pilota teso a incoraggiare i fumatori a passare all’e-cigarette, condotto nel 2018 in una zona economicamente e socialmente depressa del nord-est dell’Inghilterra. Lo studio, intitolato “Using e-cigarettes for smoking cessation: evaluation of a pilot project in the North West of England”, è stato coordinato dalla dottoressa Margaret Coffey dell’Università di Salford ed è stato pubblicato su Perspectives in Public Health, la rivista della Royal Society for Public Health.
Per il progetto è stata scelta un’area con problemi economici e sociali, perché è fra le classi sociali più svantaggiate che in Inghilterra si registra il maggior numero di fumatori. Il programma è durato tre mesi, vi hanno aderito 1022 fumatori, che hanno ricevuto gratuitamente una sigaretta elettronica, un caricabatteria, liquidi con nicotina e sostegno psicologico. In seguito, sono stati forniti tre ulteriori flaconi di liquido o un buono da 10 sterline da spendere in un vape shop locale. Per la distribuzione e l’arruolamento sono stati utilizzati le associazioni locali, comprese quelle responsabili degli alloggi popolari, i centri antifumo e le farmacie. I risultati sono stati validati dal test del monossido di carbonio. La valutazione riguarda i risultati dopo quattro settimane.
Ma veniamo ai numeri. Dei 1022 partecipanti iniziali, 614 (il 60%) era ancora nel programma dopo quattro settimane e il 62% di loro aveva smesso di fumare. I tassi di successo erano più altri nella fascia di età 18-24 anni e fra chi aveva un’occupazione e più bassi fra malati, disabili e disoccupati. Coloro che continuavano a fumare, pur utilizzando la sigaretta elettronica, avevano più che dimezzato il consumo di tabacco, che era passato dalla media iniziale di 19,1 sigarette al giorno a 8,7. Un altro dato interessante è che la maggior parte dei partecipanti ha scelto liquidi fruttati, a conferma del fatto che chi passa alla sigaretta elettronica tende ad allontanarsi dal gusto del tabacco.
Partendo dall’ipotesi conservativa – commentano gli autori – che coloro con cui si sono persi i contatti alla quarta settimana continuavano a fumare, si può concludere su cinque persone che hanno aderito al programma, tre hanno continuato a seguirlo riducendo il numero di sigarette fumate e una ha smesso completamente di fumare”. Numeri che sono in linea, e anzi vanno leggermente oltre, con gli obiettivi per la cessazione posti dal National Institute for Health and Care Excellence e che indicano che “la sigaretta elettronica – conclude lo studio – è una efficace terapia a base di nicotina sostitutiva del fumo”.

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