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La sigaretta elettronica fa fumare meno anche chi non vuole smettere

Uno studio americano ha rilevato una riduzione di sigarette consumate in fumatori che non avevano interesse alla cessazione.

Fornire una sigaretta elettronica ai fumatori che non hanno intenzione di smettere di fumare li porta a ridurre il numero delle sigarette fumate. A dirlo è uno studio longitudinale pubblicato sulla rivista Nicotine & Tobacco Research, intitolato “Intensive longitudinal study of the relationship between cigalike e-cigarette use and cigarette smoking without immediate plans to quit smoking”. A realizzarlo, un team di ricercatori di diverse università americane, fra cui nomi noti come Raymond Niaura e David Abrams del College of public health della New York University, coordinato da Jennifer Pearson dell’Università del Nevada.
Lo scopo della ricerca era proprio quello di capire se l’introduzione di una sigaretta elettronica influisse nelle abitudini di fumo fra i fumatori che non erano interessati a smettere. Lo studio è durato per un periodo di 21 giorni con un ulteriore follow-up di controllo dopo 30. Hanno partecipato novantasei fumatori (il 53% erano donne è il 67,7 afroamericani), il cui consumo di sigarette è stato registrato per una settimana, prima di iniziare con l’e-cigarette. Ciascuno dei partecipanti ha poi ricevuto dieci sigarette elettroniche del tipo cigalike al sesto e al tredicesimo giorno e ha registrato quotidianamente il numero di sigarette fumate, i tiri di sigaretta elettronica e il livello soddisfazione.
Quando sono state fornite le sigarette elettroniche, al sesto giorno, il fumo è diminuito in media di 1,82 sigarette al giorno. A un maggiore numero di tiri fatti dall’e-cigarette, quindi più questa veniva usata, corrispondeva una più marcata diminuzione delle sigarette di tabacco fumate. Per esempio, scrivono gli autori, “un partecipante che faceva 100 tiri di sigaretta in più del solito, fumava 2,3 sigarette in meno”. Questo però non valeva per chi fumava sigarette al mentolo, che sono molto diffuse nella comunità afroamericana. Quelli che hanno tratto meno soddisfazione dalla sigaretta elettronica sono i fumatori con più di 45 anni e quelli che avevano iniziato in età più giovane. Come ci si aspetta, al follow-up del trentesimo giorno è risultato che i fumatori che avevano riportato una soddisfazione al di sopra della media avevano 6,5 possibilità in più di continuare a utilizzare l’e-cigarette.
Dare una sigaretta elettronica ai fumatori che non intendono smettere – concludono quindi gli autori – ha ridotto il numero di sigarette fumate nei giorni in cui hanno usato con più frequenza l’e-cigarette, ma questa relazione non sussiste per i fumatori di sigarette al mentolo. Il grado di soddisfazione derivato dall’uso della sigaretta elettronica era predittivo dell’uso continuato dopo trenta giorni”. In parole povere, la sigaretta elettronica aiuta a ridurre il fumo anche in chi non è motivato a smettere e alcuni fumatori hanno continuato a usarla anche dopo la fine dello studio. Già nel 2018, una ricerca della britannica University of East Anglia aveva rilevato come il vaping avesse portato alla cessazione anche molti fumatori che l’avevano provato per caso o curiosità, ma non avevano intenzione di smettere di fumare .

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