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Sigarette elettroniche, governo olandese propone divieto sugli aromi

La misura motivata con la protezione dei minori. L'associazione dei produttori la definisce una mossa elettorale che avrà gravi conseguenze.

Il governo olandese si prepara a vietare gli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche. Lo ha dichiarato poche ore fa il vice ministro per la salute Paul Blokhuis. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, il governo si incaricherà di modificare l’attuale legge sul tabacco per inserire il divieto, che potrebbe entrare in vigore entro la prima metà del 2021. La motivazione della misura, in base alle dichiarazioni di Blokhuis, è quella di rendere lo strumento di riduzione del danno meno attraente per i minori, partendo dal presupposto – smentito da diversi studi – che siano gli aromi ad attirarli verso il vaping. E nonostante in Olanda, come anche in Italia, sia già in vigore il divieto di vendere prodotti per lo svapo ai minori di 18 anni. “La generazione senza fumo che vediamo arrivare – ha dichiarato enfaticamente il vice ministro della salute – deve anche essere senza sigaretta elettronica”.
Molto critica sulle intenzioni del governo è l’associazione olandese dei produttori Esigbond. “Il divieto sugli aromi nelle sigarette elettroniche – dichiara il presidente Emil ’t Hart – è una pericolosa politica propagandistica in vista delle elezioni e avrà importanti conseguenze per la salute pubblica”. Hart ricorda che, secondo le ricerche dell’Istituto Trimbos, l’ente olandese per la salute mentale e le dipendenze, l’eventuale divieto diminuirà le possibilità che i fumatori passino all’elettronica. “I fumatori, quindi – continua il presidente di Esigbond – continueranno a fumare e molti svapatori torneranno alle sigarette tradizionali o compreranno i prodotti dall’estero”.
Hart critica il vice ministro della salute, che davanti alla Camera dei rappresentanti ha sostenuto che la sigaretta elettronica attira i minori e rappresenta una porta di accesso verso il fumo tradizionale. Sempre citando i dati dell’Istituto Trimbos, Esigbond spiega che “il numero di giovani che sperimentano con l’e-cigarette sta diminuendo e fra essi non si riscontra alcun uso strutturale”. Sia l’Istituto per le dipendenze che l’Istituto nazionale per la salute pubblica (Rivm), continua la nota, hanno riconosciuto i benefici per la salute pubblica della sostituzione del fumo con la sigaretta elettronica, che può essere di grande aiuto per i tabagisti inveterati. “L’associazione industriale quindi – conclude Hart – non capisce perché il vice ministro voglia rendere il più difficile possibile ai fumatori passare a un’alternativa meno dannosa”.

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