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L’Oms premia il Messico per aver vietato le sigarette elettroniche

A rischio sanzione i turisti: è vietato introdurre nel Paese anche i liquidi e gli accessori del vaping.

Brutta notizia per i consumatori di sigarette elettroniche che ogni anno scelgono il Messico come destinazione per le vacanze. Con un decreto firmato dal presidente Obrador, è fatto divieto introdurre nel Paese sigarette elettroniche e liquidi di ricarica. Il divieto rientra nell’ordinanza che proibisce l’importazione di tutti gli strumenti elettronici che somministrano nicotina o che vaporizzano liquidi anche senza nicotina.
I motivi che hanno portato il presidente a firmare il decreto sono espressi all’interno del testo. E sono assai inquietanti, per non dire mandaci. “È stato riportato che l’uso di questi dispositivi genera infiammazione delle vie respiratorie, aumento dei globuli bianchi, opacità polmonari bilaterali, bassa ossigenazione del sangue e persino insufficienza respiratoria, inoltre causano una maggiore sensibilità delle cellule delle vie aeree alle infezioni virali. Si prevede che il suo uso a lungo termine aumenti il rischio di malattie polmonari ostruttive croniche e cancro ai polmoni“. Insomma, il presidente messicano sostiene che il vapore della sigaretta elettronica è causa di neoplasie polmonari. Nessuno sino ad ora aveva mai ipotizzato una cosa del genere, neppure le più pessimistiche ricerche scientifiche. Nulla però ha detto circa il consumo di tabacco in Messico che coinvolge circa il 15 per cento della popolazione. Al contrario, i consumatori messicani di sigarette elettroniche sfiorano l’1 per cento. L’Organizzazione mondiale della sanità neppure questa volta ha perso l’occasione di dimostrare la propria faziosità in materia: anziché riportare la discussione sul binario della verità, ha addirittura premiato il presidente messicano con la motivazione di “aver proibito l’utilizzo e l’importazione delle sigarette elettroniche”.

 

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