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La Food and Drug Administration fa sul serio. Dopo aver avviato la procedura di registrazione per la vendita di prodotti del tabacco e del vaping, ora è nella fase del controllo e delle sanzioni. A dieci aziende è stato imposto di rimuovere dal mercato le loro sigarette elettroniche usa e getta aromatizzate e i liquidi con gusti o packaging attraenti per i giovani. L’autorizzazione statunitense comporta una spesa milionaria e la produzione di migliaia di pagine di documentazione allagata: per questo motivo non sono molte le società che possono permettersi di continuare a vendere i prodotti del vaping, essendo perlopiù piccole e media realtà imprenditoriali, spesso operanti su scala nazionale. Tra i “grandi esclusi” dal mercato c’è anche la divisione statunitense di Eleaf, celebre azienda che produce e distribuisce sigarette elettroniche e atomizzatori anche in Italia.
Nessuna apertura da parte dell’agenzia di controllo Usa. “Siamo preoccupati – ha detto Stephen M. Hahn, commissario Fda – per la popolarità di questi prodotti tra i giovani e vogliamo chiarire a tutti i produttori e rivenditori che, anche durante la pandemia in corso, la Fda sta monitorando da vicino il mercato e renderà le aziende responsabili“.
“Gli avvertimenti – gli fa eco ha Mitch Zeller, direttore del Center for Tobacco – sono il risultato del monitoraggio continuo di Internet per le violazioni delle leggi e dei regolamenti sul tabacco”. La revisione della FDA sui siti web delle società ha rivelato che molte aziende stanno vendendo o distribuendo prodotti non autorizzati che sono stati introdotti o modificati per la prima volta dopo l’8 agosto 2016, ovvero la data di entrata in vigore della norma che ha esteso l’autorità della FDA a tutti i prodotti del tabacco.
Le aziende colpite dall’avvertimento hanno quindici giorni di tempo per dimostrare la cessata vendita dei prodotti non a norma. Nel corso degli ultimi quattro mesi, la Fda ha rifiutato la registrazione, e la conseguente autorizzazione alla vendita, di 74 prodotti del vaping.