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Non sono stati dodici mesi facili, ma l’impatto del combinato di Evali e pandemia (con annesso lockdown) sul mercato del vaping tedesco non ha ridimensionato l’ottimismo dei negozianti. Secondo la rivista The European, che ha potuto gettare un occhio indiscreto sui dati del sondaggio realizzato dal Bündnis für Tabakfreien Genuss (Bftg) tra i commercianti del settore, l’umore è più che soddisfacente. Per l’anno in corso, nonostante le straordinarie difficoltà affrontate, le stime sul volume di fatturato si aggirano sui 450 milioni di euro, appena il 10% in meno di quanto previsto. Un calo dunque contenuto a cui gli esperti contrappongono una ripresa fin dal prossimo anno quando le stime prevedono un aumento del business del 22% e una stima in numeri assoluti di 550 milioni di euro. Cifre supportate anche dalle domande sul futuro del mercato del vaping: il 68% si dice ottimista (il 22% addirittura valuta le prospettive “molto buone”), il 29% mediocri e solo il 3% cattive. Le preoccupazioni sono legate all’eccessiva regolamentazione del mercato da parte del governo, alle alte imposte sui liquidi e al divieto di pubblicità appena approvato che per le sigarette elettroniche scatterà dal 2024.