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L’Oms affronta la guerra contro il fumo con le armi spuntate

Parte dalla Giordania l'iniziativa globale che punta sui cerotti alla nicotina e l'operatrice virtuale Florence.

Si pone un obiettivo ambizioso la nuova iniziativa dell’Organizzazione mondiale di sanità, quello di aiutare a smettere di fumare il miliardo e 300 mila fumatori di tutto il mondo. Un obiettivo più importante che mai in tempi di covid-19, perché – fa sapere il comunicato dell’organizzazione, correggendo leggermente la rotta rispetto alle dichiarazioni del passato– “i fumatori hanno maggiori probabilità di esito grave in caso di malattia, rispetto ai non fumatori”. La Access Initiative for Quitting Tobacco, guidata dall’Oms, si avvale della collaborazione della task force per le malattie non trasmissibili (Ncd) delle Nazioni unite, del Path, della Coalizione per l’accesso alle medicine e ai prodotti per le Ncd e del settore privato ed è stato salutato con favore dal Segretariato della Convenzione quadro per il controllo del tabacco, sempre dell’Oms.
La grande novità di questa iniziativa è Florence, una operatrice virtuale che aiuterà gli aspiranti ex fumatori e al contempo dissiperà false notizie sul covid-19. Battezzata così in onore di Florence Nightingale, la madre spirituale di tutti gli infermieri, la creatura dell’Oms ha tutto per piacere a tutti. È giovane ma non provocante, carina ma in maniera rassicurante, non è bianca ma neanche proprio nera. Insomma è l’operatrice della porta accanto che dispensa, anche se in maniera un po’ meccanica, perle di saggezza racchiuse nel metodo Star. E cioè: fissare una data per la cessazione; mettere al corrente amici, familiari e colleghi della propria intenzione; prepararsi ai momenti difficili; rimuovere tutti i prodotti del tabacco dal proprio ambiente. Eventualmente Florence potrà anche rimandare ad una helpline telefonica. Insomma, non proprio un approccio rivoluzionario, intelligenza artificiale a parte.
E infatti la strategia dell’Oms non si ferma qui. Il colosso Johnson & Johnson ha appena donato quasi 40 mila cerotti alla nicotina (Nicorette) per garantire l’accesso alle terapie sostitutive del fumo. L’iniziativa è appunto “ideata – specifica l’organizzazione – per offrire servizi per la cessazione del tabacco che aiuteranno i fumatori a superare la dipendenza fisica e mentale”, E pazienza se si tratta di prodotti in circolazione da decenni, i cui tassi di successo non permettono certo di farsi grandi speranze. “Accogliamo con favore il sostegno delle aziende farmaceutiche e tecnologiche – dichiara Ruediger Krech, direttore per la Promozione della salute dell’Oms – per migliorare la salute delle persone e salvare vite durante il covid-19. Questa partnership dimostra quello che possiamo fare collaborando, sia per mettere fine alla pandemia che per ricostruire in maniera migliore”.
Per dimostrarlo, l’Oms ha scelto la Giordania, uno dei Paesi con il più alto tasso di fumatori al mondo, dove partirà il progetto pilota dell’iniziativa. Il Paese ha appena vietato il fumo e anche il vaping in tutti i luoghi pubblici al chiuso e la principessa Dina Mired si dichiara entusiasta dell’iniziativa. “Anche se circa il 60% dei fumatori in tutto il mondo vuole smettere – conclude il comunicato ufficiale – solo il 30% di loro ha accesso agli strumenti che possono aiutarli a farlo”. E l’Oms è pronta a metterci un cerotto.

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