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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 29 giugno al 4 luglio

Mentre la Germania introduce gradualmente il divieto di pubblicità per i prodotti del tabacco, la Spagna pensa di mettere il blocco alle importazioni di sigarette elettroniche.

GermaniaRapporto dipendenze 2019: smentito il vaping giovanile, i numeri sono in calo
I numeri ufficiali continuano a smentire l’allarme sul vaping giovanile. In Germania, secondo l’annuale sondaggio dell’istituto Forsa sulle dipendenze realizzato per conto del Centro federale per l’educazione sanitaria, la percentuale di svapatori nella fascia tra i 12 e i 17 anni è scesa dal 4,2% del 2018 al 3,7% del 2019. Il numero è ancora superiore al 2,8% registrato nell’ormai lontano 2014, quando la sigaretta elettronica era ancora un fenomeno relativamente nuovo, ma la tendenza degli ultimissimi anni è chiaramente al ribasso e smentisce l’ipotesi che l’ecig attiri i giovanissimi. Questi numeri si riferiscono a una rilevazione che comprende i consumatori regolari, chi risulta utilizzare la sigaretta elettronica costantemente nell’arco di 30 giorni. L’altra rilevazione, meno indicativa, che comprende chi almeno una volta nella sua vita ha provato l’ecig (e poi l’ha messa da parte) evidenzia per il 2019 la quota del 12,3% nella fascia 12-17 anni, anche qui in leggerissimo calo rispetto al 12,4% dell’anno precedente. Buone notizie anche dal versante dei fumatori. Anche qui la quota tra i giovanissimi Ë al punto più basso da quando negli Anni Settanta il Centro federale per l’educazione sanitaria ha avviato le sue rilevazioni. Nella fascia tra i 12 e i 17 anni fuma il 5,6%, in quella tra i 18 e i 25 fuma il 21,2%.

 

BelgioIl lockdown dei negozi di ecig ha spinto il 14% dei vapers nelle spire del tabacco
Quasi il 14% degli svapatori esclusivi belgi è tornato a fumare nel periodo di confinamento durante la fase acuta del covid-19. È il risultato dell’indagine condotta dalla professoressa Karolien Adriaens dell’Università di Lovanio e pubblicata sul portale Qeios. Sebbene il campione osservato sia piuttosto ristretto, circa 200 intervistati, i ricercatori si dicono convinti che il calcolo finale sia realistico: sulla base di dati Ipsos si stima che quasi 55 mila vapers esclusivi siano ricaduti nella spirale del tabacco. Un numero che trova conferma indiretta nel boom nel Paese delle sigarette tradizionali rilevato dall’istituto Sciensano. In Belgio il lockdown si è protratto dal 18 marzo al 10 maggio. In queste sette settimane i negozi di sigarette elettroniche sono stati costretti a chiudere, e l’approvvigionamento era possibile solo a distanza. Al contrario le sigarette tradizionali erano disponibili nei tabaccai, nei supermercati e nelle edicole. E l’indisponibilità di liquidi con nicotina e la facilità di rifornimento di sigarette è il principale motivo indicato dagli intervistati per spiegare il ritorno al tabacco.

 

SpagnaGoverno studia un’imposta unica tabacco-vaping e il divieto di importazione per le ecig
Divieto di importazione delle sigarette elettroniche, maggiore severità contro il mercato nero e una imposta unica su tutti i prodotti del tabacco e sui dispositivi di somministrazione della nicotina (sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco) che annullerà il dislivello fiscale tra le varie tipologie. Sono le novità allo studio del governo spagnolo, secondo quanto riportato in settimana dai media iberici, che intende così andare incontro alle richieste dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’imposta unica, in particolare, dovrebbe essere introdotta entro l’anno, ma il governo sta evitando di annunciare una data precisa per evitare l’accaparramento di scorte da parte dei consumatori.

Spagna, sigarette elettroniche: nuova tassa a sorpresa per evitare scorte

 

GermaniaIl Bundestag approva il nuovo divieto di pubblicità per tabacco ed ecig
Il Bundestag ha approvato l’inasprimento delle norme che regolano la pubblicità di prodotti del tabacco, compresi i riscaldatori, e del vaping. In dettaglio, la nuova legge prevede l’introduzione per gradi dei nuovi divieti. Dal primo gennaio 2021 partirà il divieto di pubblicità nei cinema dove si trasmettono film vietati ai minori di 18 anni dei prodotti del tabacco. Dal primo gennaio 2022 partirà invece il divieto di pubblicità esterna (affissioni pubbliche) dei tradizionali prodotti del tabacco. Dal primo gennaio 2023 sarà la volta dei nuovi strumenti dei riscaldatori di tabacco. E dal primo gennaio 2024 toccherà alla pubblicità delle sigarette elettroniche e degli altri prodotti del vaping. Viene inoltre vietata la distribuzione di campioni gratuiti al di fuori dei negozi specializzati. Si attende ora solo lo scontato sì del Bundesrat, la camera delle Regioni, affinchè le nuove norme diventino legge.

 

GermaniaLegge su pubblicità fumo e svapo, al Bundestag gli esperti fanno cilecca
Pochi giorni prima dell’approvazione della legge, l’audizione parlamentare di esperti davanti ai deputati della commissione competente aveva fornito uno spaccato non proprio incoraggiante sul dibattito istituzionale sulla sigaretta elettronica. A leggere i resoconti dei lavori era sembrato ripiombare ai tempi in cui sulla sigaretta elettronica non esistevano studi scientifici accreditati e lo strumento, nuovo ed enigmatico, alimentava paure misteriose. Molti degli esperti convocati hanno dato del vaping una visione ormai superata da decine di studi scientifici. È così toccato al chirurgo vascolare Martin Storck, direttore della clinica per la chirurgia vascolare e toracica di Karlsruhe, invitare i deputati a riconsiderare l’idea di mettere nello stesso calderone fumo e svapo, cosa che la nuova legge di fatto fa: l’ecig è uno strumento valido per aiutare chi non riesce a smettere di fumare con le terapie già sperimentate, ha detto Storck. L’approfondimento su questo passaggio parlamentare della nuova normativa (e i suoi dettagli) nel resoconto di Sigmagazine.

Tabacco e sigarette elettroniche, la Germania dice basta alla pubblicità

 

OlandaDivieto di aromi, scendono in campo anche le associazioni dei vapers
Cresce la mobilitazione del mondo del vaping olandesi contro l’intenzione del governo di proibire gli aromi diversi dal tabacco negli e-liquid, annunciata la scorsa settimana dal viceministro della Salute Paul Blokhuis. Dopo l’intervento dell’associazione dei produttori Esigbond scende in campo Acvoda (Actief voor dampen), organo che dal 2013 aggrega gli svapatori. Il suo presidente, Sander Aspers, ha ribadito come gli aromi nei liquidi per e-cigarette siano fondamentali nel processo di cessazione dei fumatori e ha ricordato che tutti gli associati ad Acvoda hanno abbandonato il tabacco grazie a essi. Per Aspers la giustificazione addotta dal governo per la proibizione degli aromi – la tutela dei giovanissimi – è pretestuosa, dal momento che, secondo tutte le indagini, i liquidi aromatizzati sono preferiti dagli adulti che intendono affrancarsi dal tabacco. Mantenere solo i gusti al tabacco aumenta il rischio di ricaduta nel fumo per chi sta cercando di smettere proprio attraverso l’ecig. Quanto ai giovani, la legge che proibisce la vendita ai minori c’è già, basta farla rispettare, ha concluso Aspers.

Olanda, consumatori difendono gli aromi nei liquidi per sigaretta elettronica

 

Grecia/Usa/ItaliaRicerca su Covid-19 e fumatori: meno ospedalizzati ma decorso più grave
Fumatori e Covid-19, meno ospedalizzati di quanto ci si aspettasse ma per essi il decorso della malattia Ë molto più grave. È l’esito di una meta-analisi che ha esaminato trenta studi sull’associazione fra fumo e la malattia causata dal virus Sars-cov-2. Si tratta al momento della pi˘ grande meta-analisi sulla materia condotta da un pool di esperti internazionali: Konstantinos Farsalinos e Anastasia Barbouni dell’Università dell’Attica occidentale, Konstantinos Poulas dellíUniversità di Patrasso, Riccardo Polosa e Pasquale Caponnetto dell’Università di Catania e Raymond Nyaura della New York University. La ricerca è stata appena pubblicata su Therapeutic Advances on Chronic Diseases. Un sunto dei risultati nell’articolo di Sigmagazine.

Fumo e covid-19: meno fumatori ospedalizzati ma esiti peggiori

 

CinaLa fiera di Shenzhen diventa virtuale, dal 20 al 22 agosto
Chissà se l’esperienza delle fiere virtuali, che sta caratterizzando gli eventi del vaping in questo 2020, farà scuola anche dopo la pandemia, magari come evento-aggiunto a quello tradizionale. Intanto, dopo altre fiere di settore, anche quella di Shenzhen, la più grande del continente asiatico, si trasferisce online per aggirare le restrizioni ai voli e agli spostamenti che persistono in questa fase. Tre i giorni, dal 20 al 22 agosto. In questo modo, anche chi non ha mai avuto la possibilità di andare fisicamente in Cina potrà entrare in contatto con i circa 2500 brand che hanno già garantito la presenza. Alcuni dettagli: esiste un biglietto d’ingresso alla piattaforma online che costa 10 dollari per chi lo acquista entro il 10 luglio, 20 dollari per chi lo acquista dopo tale data. I visitatori possono accedere all’Expo virtuale sin dal 20 luglio per vedere tutti gli espositori e i cataloghi dei prodotti. Altre informazioni su Sigmagazine.

Anche la fiera della sigaretta elettronica di Shenzhen diventa virtuale

 

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