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Stati Uniti, durante il lockdown crollano vendite di sigarette elettroniche

Nielsen diffonde i dati di una ricerca effettuata da marzo a luglio. A differenza dell'e-cig, il mercato del tabacco tradizionale regge il colpo.

Le vendite di sigarette tradizionali negli Stati Uniti hanno continuato a fare meglio di quelle delle sigarette elettroniche durante la pandemia da coronavirus. Il volume complessivo delle vendite di sigarette combustibili è diminuito dello 0,2 per cento tra giugno e luglio; molto peggio hanno fatto le sigarette elettroniche che hanno registrato un drastico calo del 13,2 per cento. Sono i dati diffusi dal centro di ricerca Nielsen. “Gli attacchi mediatici a danno delle sigarette elettroniche – ha commentato David Sweanor, professore di diritto presso l’Università di Ottawa e autore di numerosi studi sulle sigarette elettroniche – non fanno altro che favorire il consumo di sigarette tradizionali“. A marzo, mese in cui si cominciò a parlare di pandemia negli Usa, le sigarette tradizionali ebbero un rialzo delle vendite dell’1,1 per cento. Le aziende di liquidi e di sigarette elettroniche, inoltre, scontano anche lo svantaggio di non riuscire ad accreditarsi presso la Food and drug administration a causa dei costi milionari dell’autorizzazione.

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