© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Il governo spagnolo ha sul tavolo una revisione della legge sul tabacco. L’intenzione è aumentare le accise sulle sigarette e frenare l’avanzata della sigaretta elettronica con restrizioni sull’utilizzo e sull’importazione. La nuova legge dovrebbe essere portata in Parlamento entro la fine dell’anno su proposta del ministero dell’economia e il ministero della salute. Quest’ultimo, in particolare, ha proposto di armonizzare l’imposta su tutti i tipi di tabacco: al momento, infatti, il trinciato sconta una imposta superiore rispetto le sigarette tradizionali. Nelle casse spagnole entrano ogni anno circa 9 miliardi di euro derivanti dalle tasse sul tabacco. Per evitare approvvigionamenti dell’ultima ora, il governo spagnolo non ha intenzione di dire preventivamente entro quale data avverrà l’aumento dell’imposizione fiscale ma potrebbe accadere da un giorno all’altro. Parallelamente, vorrebbe introdurre il divieto di fumo in auto con sanzioni maggiorate nel caso in cui tra i passeggeri c’è anche un bambino.
Nel frattempo, il ministero dell’economia vuole rafforzare il quadro normativo per soddisfare gli standard dell’Organizzazione mondiale di sanità e dell’Unione europea, in particolare i regolamenti che disciplinano l’importazione e la vendita di sigarette elettroniche. L’intenzione è di impedire la crescita del mercato nero e del contrabbando che potrebbero favorire l’ingresso nel Paese di prodotti non sicuri mettendo così a repentaglio la salute dei consumatori.