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Operazione Iqos: furti nello stabilimento Philip Morris per finalità di contrabbando

Disposte le misure cautelari nei confronti di quattro persone accusate dei reati di furto aggravato, ricettazione e contrabbando.

E adesso anche le ricariche per i riscaldatori di tabacco entrano nel circuito del contrabbando. Prodotti destinati sia al mercato nazionale che a quello estero estero e che venivano sottratti direttamente dallo stabilimento di produzione Philip Morris di Crespellano. L’operazione denominata Iqos ha coinvolto i carabinieri del Nas di Bologna e i militari della Guardia di Finanza di Forlì, portando al recupero di 12 mila confezioni per un valore di mercato di circa 60 mila euro. Il gip Alberto Ziroldi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto le misure cautelari nei confronti di quattro soggetti di nazionalità moldava, residenti nel bolognese, accusati dei reati di furto aggravato, ricettazione e contrabbando. Due di essi, attualmente agli arresti domiciliari, lavoravano all’interno dello stabilimento di Crespellano per conto di ditte terze e, avendo libero accesso ai locali di produzione, avrebbero sottratto il prodotto poi destinato al mercato clandestino. I quantitativi trafugati – secondo quanto ricostruiscono gli investigatori – venivano inizialmente occultati all’interno di cabine elettriche e poi trasferiti all’esterno della struttura, attraverso zaini, borse o occultate sulla persona, eludendo così il sistema di sorveglianza e il dispositivo di sicurezza. I due passavano poi le ricariche agli altri due complici che si occupavano dello smistamento e della vendita parallela.

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