Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

La sigaretta elettronica provoca disagio: lo dice una ricerca sui pesci!

Sono stati sottoposti al vapore per fornire ai ricercatori canadesi una sensazionale conclusione: poiché i piccoli di pesce zebra hanno dato evidenti segnali di disturbo, l’utilizzo di e-cig fa male anche all’uomo.

Tra le ricerche che hanno per oggetto la sigaretta elettronica e che quotidianamente vengono segnalate alla nostra redazione o che troviamo leggendo e sfogliando le riviste scientifiche, ogni settimana entriamo in contatto con decine di studi. A molti diamo evidenza, ad alcuni – non capita spesso, per la verità – non diamo evidenza perché ripetuti o ripubblicati sotto una nuova veste.
Il nostro compito, a prescindere dalla evidenza, riteniamo sia di diffondere l’esito e spiegare la metodologia utilizzata. Non riteniamo però possa essere compito di un giornalista smentire o criticare una ricerca se condotta con metodo scientifico. Ovvero che ricalchi il modello di riproducibilità, cioé possa essere riprodotto e studiato in tutti i laboratori del mondo. Diamo però sempre evidenza a chiunque – di pari o superiore livello – voglia intervenire per sollevare dubbi.
Questa volta, però, l’occasione fornita dallo staff del dipartimento di scienze biologiche dell’Università di Calgary è troppo ghiotta per estraniarsi dal giudizio. L’assunto è che i vapori della sigaretta elettronica possono fare male ai feti umani, causando dopo la nascita nel bambino disfunzioni comportamentali e sensoriali.

Embrione di pesce zebra

E sin qui nulla da obiettare dal nostro punto di vista. Nel senso che non abbiamo la competenza né i titoli per poter sostenere una tesi opposta. Ma andando avanti con la lettura siamo sobbalzati sulla sedia. Come è stata condotta la ricerca? Annebbiando con i vapori della sigaretta elettronica gli “zebrafish embryos”. Colti da un improvviso sbigottimento, proviamo a rileggere ma non c’è alcun errore di battitura. Si tratta proprio degli “zebrafish embryos”. Cioè i piccoli del pesce zebra! Sì, anche voi avete letto bene: i ricercatori hanno sottoposto ai vapori della sigaretta elettronica gli avannotti del pesce d’acqua dolce originario dell’India, comunemente chiamato pesce zebra.
Proviamo a immaginiamo la scena: i ricercatori prendono questi mini pesci e li avvolgono in tre tipi di vapore. I pesci reagiscono male e danno segnali di disturbo comportamentale, magari perché vorrebbero tornare a nuotare nel loro habitat. E invece no, devono stare lì a “respirare” – scusate il termine ma non sapremmo come altrimenti definirlo – per tre volte un vapore con nicotina, uno al sapore di fragola e uno neutro senza aromi e senza nicotina. Tutto questo per far arrivare i ricercatori alla conclusione che solo i liquidi senza nicotina e senza aroma non causano problemi ai pesci.
Ora, si può dir tutto, ma francamente questa volta pare davvero una ricerca volta a dimostrare un assunto che ultimamente sta prendendo piede a livello globale: i liquidi per sigaretta elettronica che contengono aromi devono essere tolti dalla circolazione perché potenzialmente dannosi. Si può discutere, analizzare, contestare e ribadire qualsiasi cosa. Ma francamente questa volta non ce la sentiamo di contattare qualche esperto in strumenti di riduzione del danno per porgli la domanda: “Lei crede che la sigaretta elettronica faccia male ai pesci?”. No, non ce la sentiamo di rubare tempo prezioso a chi magari sta lavorando ad una ricerca con fondamenta più solide e verosimili. E allora per una volta non diamo spazio al contraddittorio; la ricerca parla da sola.
Ah, dimenticavamo: chiunque fosse scettico sull’esistenza di questo studio può facilmente trovarlo pubblicato sul sito della rivista scientifica The Royal Society digitando “zebrafish” come parola chiave. Da leggere però stando seduti per evitare improvvisi cali di pressione.

Articoli correlati