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Smettere di fumare con l’e-cigarette: più probabile se l’uso è frequente

Secondo uno studio americano, maggiori cessazioni anche fra chi utilizza liquidi aromatizzati e dispositivi ricaribili.

I fumatori adulti che usano la sigaretta elettronica in maniera costante e frequente smettono di fumare di più di quelli che la usano meno frequentemente, in maniera instabile o che non l’hanno mai usata. Un altro studio, dunque, va a sostegno dell’efficacia dell’e-cigarette come strumento di sostegno per la cessazione. Si tratta di un lavoro pubblicato sulla rivista Nicotine & Tobacco Research, intitolato “Patterns of e-cigarette use and subsequent cigarette smoking cessation over two years (2013/2014 to 2015/2016) in the Population Assessment of Tobacco and Health (Path) Study” e coordinato da Allison Glasser della New York University. Fra gli autori vi sono nomi noti della ricerca sul vaping come David T Levy della Georgetown University e David Abrams e Raymond Niaura, sempre dell’ateneo di New York.
Lo scopo della ricerca era quello di comprendere l’effetto della sigaretta elettronica sulla smoking cessation. I dati utilizzati dai ricercatori sono quelli del Path, l’indagine condotta annualmente sull’uso del tabacco fra i cittadini americani, che hanno registrato le cessazioni in tre diversi momenti. Nella terza fase (2015-2016), spiega lo studio, il 17,3% dei fumatori aveva smesso di fumare. Ma chi aveva usato quotidianamente la sigaretta elettronica, o ne aveva incrementato l’uso nel corso delle tre fasi, aveva da due a quattro volte maggiori probabilità di aver smesso di fumare sia nel breve che nel lungo termine, cioè da meno o più di un anno. Per quanto riguarda la cessazione a breve termine, chi aveva usato la sigaretta elettronica nel più recente tentativo di smettere, aveva maggiori probabilità di smettere di chi non l’aveva usata. E, sempre sulla cessazione per meno di un anno, i fumatori, che non avevano usato l’e-cig o l’avevano fatto con frequenza instabile, avevano rispettivamente il 33 e il 47%.
Sia nel breve che nel lungo termine, la ricerca rivela, inoltre che le probabilità di smettere di fumare erano maggiori fra chi aveva utilizzato liquidi aromatizzati, paragonati a quelli senza aromi (cioè al solo gusto di tabacco) e fra gli utilizzatori di dispositivi ricaricabili, rispetto a quelli usa e getta. Insomma, secondo questo lavoro la sigaretta elettronica aiuta a smettere di fumare soprattutto quando è usata in maniera regolare e ci sono maggiori probabilità di successo per chi usa liquidi aromatizzati e sistemi aperti. “Questi risultati – concludono gli autori – sottolineano l’importanza di definire e caratterizzare attentamente i modelli di esposizione alle sigarette elettroniche, i potenziali fattori di confusione e l’uso di sigarette elettroniche per smettere di fumare, nonché le variazioni nella durata della cessazione del fumo”.

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