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Farsalinos scrive al governo olandese: le sigarette elettroniche salvano vite umane

Il cardiologo greco e due colleghi belgi scrivono al Ministro della salute Blokhuis in difesa degli aromi negli e-liquid.

Siamo scienziati con alle spalle un lavoro consolidato e numerose pubblicazioni nel campo del fumo e della riduzione del danno da tabacco. Sulla base delle nostre ricerche e della valutazione del complesso delle evidenze scientifiche, sosteniamo il grande potenziale della riduzione del danno per contribuire in maniera significativa all’eliminazione del fumo”. Inizia così la lettera che Konstantinos Farsalinos dell’Università di Patrasso e dell’Università dell’Attica occidentale in Grecia e Frank Baeyens e Karolien Adriaens dell’Università di Lovanio, in Belgio, hanno indirizzato al Ministro della salute olandese Paul Blokhuis. Lo scopo dei tre scienziati, in vista della discussione nella Camera bassa del Parlamento olandese, è di dissuadere il ministro dalla sua intenzione di vietare gli aromi diversi dal tabacco nei liquidi per sigaretta elettronica.
La misura, insieme ad altre che di fatto pongono sullo stesso piano vaping e fumo, fa parte del National Prevention Agreement, che contiene norme intese a ridurre il tasso dei fumatori. “Qualsiasi intervento che riduca il fumo in Olanda – scrivono i tre – ha il nostro pieno sostegno. Ma – aggiungono – chiediamo al governo di considerare attentamente il complesso delle evidenze sulle sigarette elettroniche e di valutare la possibilità che siano parte della soluzione del problema del fumo”. E, a proposito della legge in discussione, la lettera nota che “non riconosce l’importante ruolo che gli Ends (sistemi elettronici di somministrazione di nicotina, ndr) stanno avendo nella riduzione dei danni causati dal fumo”. “Da una prospettiva sanitaria – continuano gli scienziati – la principale distinzione fra i prodotti con nicotina si basa sulla presenza o sull’assenza della combustione. È ben noto che è il fumo, non la nicotina, a causare quadi tutte le malattie fumo-correlate. I prodotti senza combustione possono giocare un ruolo importante per ridurre la prevalenza dei fumatori e realizzare gli ambiziosi obiettivi fissati nel National Prevention Agreement”.
I firmatari della lettera-appello citano una messe di studi scientifici, che dimostrano come la stragrande maggioranza dei vaper adulti (ex fumatori nella quasi totalità) utilizzino, soprattutto dopo la fase iniziale, liquidi con aromi fruttati o dolciche non assomigliano e non ricordano il sapore e l’esperienza delle sigarette di tabacco”. Una prova del fatto che gli e-liquid con queste aromatizzazioni sono in commercio per soddisfare le esigenze dei consumatori adulti e non, come sostengono alcuni, per attirare un pubblico minorenne. “Mettere in atto delle restrizioni normative sugli aromi – si legge nella lettera – causerà danni agli svapatori adulti”. E, in ultima analisi, metterà in pericolo i progressi già fatti.
La giustificazione del governo olandese per la misura restrittiva è la tutela dei minori. Ma, ricerche alla mano, gli scienziati ritengono che non sia adeguata. “Siamo tutti d’accordo, nessuno vuole che i minori usino la sigaretta elettronica”, scrivono, sottolineando che l’allarme sull’uso giovanile proviene dagli Stati Uniti, dove però l’uso dell’e-cig è prevalentemente sperimentale e saltuario, limitato a già fumatori e coincide con il più basso tasso di fumo mai registrato fra i minori. Soprattutto, studi indicano che non sono gli aromi il motivo che spinge i giovani americani a provare il vaping, mentre l’uso degli stessi aromi si associa con un maggior tasso di cessazioni negli adulti. Esiste, inoltre, sempre il concreto pericolo che un divieto dia origine a un mercato illegale pericoloso e incontrollato. Per controllare la diffusione fra i minori, si sostiene nella lettera, bisognerebbe impegnarsi a far rispettare il divieto di vendita già vigente.
Insomma, Farsalinos, Baeyens e Adriaens si appellano al ministro e al parlamento, convinti che vietare gli aromi costituirebbe “un netto danno per la salute pubblica e per i fumatori”, ribadendo la richiesta di valutare attentamente il ruolo degli aromi nelle sigarette elettroniche nella riduzione della prevalenza dei fumatori e nella prevenzione di malattie e morti fumo-correlate. I tre si dichiarano disponibili a offrire il loro contributo in qualsiasi tipo di consultazione “su una categoria di prodotti – scrivono – che può letteralmente salvare vite umane”.

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