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Gruppi antifumo a Google: rimuovere le app sulla sigaretta elettronica

Oltre 170 gruppi - tra cui cinque italiani - scrivono all'ad di Google, chiedendo di vietare nel Google Play store i contenuti su fumo e vaping.

È stata inviata giovedì scorso all’amministratore delegato di Google LCC, Sundar Pichai, una lettera firmata da 179 gruppi e associazioni antifumo di tutto il mondo. La richiesta al colosso dei servizi informatici di Mountain View è “di rimuovere immediatamente e di adottare una politica che vieti le applicazioni che incoraggino l’acquisto o il consumo di prodotti da fumo e da vaping nel Google Play store”. I firmatari del veemente appello descrivono i noti danni del fumo, la prima causa di morti evitabili, ricordando che uccide ogni anno otto milioni di persone in tutto il mondo. E poi aggiungono: “Emergono evidenze che anche svapare possa fare male alla salute dei polmoni”.
Nella lettera si lamenta che in anni recenti le aziende del tabacco e della nicotina abbiano usato le piattaforme tecnologiche per attirare i minori e abbiano “sfruttato la crisi dovuta al covid-19 per commercializzare e promuovere i loro prodotti dannosi”. La app citata a dimostrazione è “Vape tools”, che aiuta a calibrare le resistenze e la concentrazione di nicotina nei liquidi, ed è in realtà dedicata a vaper molto esperti, non certo ai neofiti. Le organizzazioni ricordano poi che, a novembre del 2019, Apple ha rimosso circa 200 applicazioni che “promuovevano l’uso dei prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche o vaping”. “Siamo preoccupati – si legge nella lettera – che Google non abbia preso simili misure per proteggere gli utenti del Google Play store”.
L’appello mette fumo e vaping esattamente sullo stesso piano, fa riferimento ad “aziende del tabacco e della nicotina che sfruttano le piattaforme tecnologiche per rendere dipendente la generazione futura” e invoca politiche per “proteggere i clienti dai danni mortali della dipendenza da tabacco e da nicotina”. Nessun riferimento al fatto che la sigaretta elettronica, come emerso anche recentemente dalla revisione Cochrane, sia il più efficace strumento per smettere di fumare e quello preferito dai fumatori adulti e che la nicotina senza fumo non causi nemmeno lontanamente i danni del tabacco combusto. E nemmeno nessuna attenzione per i fumatori adulti e per il loro diritto alla riduzione del danno da fumo.
Il tempo è davvero essenziale – conclude infatti la lettera – per proteggere la prossima generazione dall’epidemia globale di tabacco e vi esortiamo ad agire immediatamente”. Fra i firmatari della missiva, l’Italia è rappresentata dall’Agenzia nazionale per la prevenzione, Benessere senza fumo onlus, la Società italiana di tabaccologia (Sitab), Tobacco Endgame Italia e Wellness without smoke association.

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