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Sigarette elettroniche con nicotina solo con prescrizione, nuovo rinvio in Australia

Ancora una vittoria per i vaper australiani, il divieto di importazione non entrerà i vigore il 1° gennaio 2021.

Ancora una vittoria momentanea per i vaper australiani. Il divieto di importazione per i liquidi con nicotina senza prescrizione medica, che sarebbe dovuto entrare il vigore inizialmente lo scorso 1° luglio e poi il 1° gennaio 2021, è stato rimandato per la seconda volta. La nuova misura proposta dal Ministro della salute Greg Hunt ha sollevato aspre critiche e non solo fra i consumatori. In pratica, per rifornirsi di liquidi con nicotina (la cui vendita è vietata nel Paese), gli utilizzatori avrebbero dovuto recarsi dal proprio medico curante, che avrebbe valutato se prescrivere al proprio paziente la sigaretta elettronica o meno. In caso positivo, il dottore avrebbe dovuto poi formulare la richiesta online alla Therapeutic goods administration (l’agenzia del farmaco australiana), che si riservava la facoltà di accettare o meno la richiesta. Solo una volta accettata, il consumatore avrebbe potuto entrare in possesso della sua ricetta e con questa recarsi in una farmacia che, a sua volta, si sarebbe incaricata dell’importazione dei prodotti.
Una trafila impossibile che ha fatto insorgere non solo i vaper e le associazioni a favore della riduzione del danno da fumo, ma anche buona parte della politica australiana che si era mossa con petizioni e commissioni di inchiesta parlamentari. Oggi proprio dal sito della Tga (che aveva aperto una consultazione sulla questione) si apprende che il provvedimento è ancora una volta rinviato. In burocratese estremo, l’agenzia spiega che la misura richiederebbe un emendamento alla Regolamentazione delle dogane del 1956 giudicato al momento impraticabile. Dunque almeno per ora i consumatori australiani potranno continuare a importare i liquidi con nicotina senza prescrizione medica.

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