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Sigarette elettroniche, il piacere è fondamentale per la cessazione

Uno studio italo-americano spiega perché il vaping può aiutare a smettere di fumare chi ha fallito con altri metodi.

L’esperienza sensoriale associata all’uso delle sigarette elettroniche può aiutare a smettere quei fumatori che precedentemente hanno fallito con le terapie approvate per la cessazione del fumo”. È questa la conclusione di uno studio pubblicato su Harm Reduction Journal che ha cercato di capire cosa rende efficace la sigaretta elettronica come strumento per la cessazione per quei fumatori, che non hanno trovato aiuto negli strumenti tradizionali per smettere di fumare. Il lavoro, intitolato “Sensory experiences and cues among E-cigarette users” è stato condotto su vaper americani e coordinato da Pasquale Caponnetto dell’Università di Catania. Nel team degli autori, oltre a Riccardo Polosa e Marilena Maglia dello stesso ateneo, un gruppo di ricercatori newyorkesi.
Per questa ricerca, un campione di 156 vaper, reclutato attraverso l’associazione dei consumatori statunitense Casaa, è stato sottoposto ad una indagine trasversale anonima online. Tutti i partecipanti avevano smesso di fumare sigarette combustibili da almeno tre mesi, utilizzavano la sigaretta elettronica senza nessun altro intervento per la cessazione del fumo e avevano alle spalle almeno un tentativo fallito di smettere con una o più delle terapie approvate dalla Food and drug administration. Vale a dire: vareneclina, bupropione o gomme, inalatori, pastiglie, spray nasali e cerotti con nicotina. Come detto, lo scopo dello studio era misurare l’estensione e la qualità delle sensazioni respiratorie e di stimoli sensoriali associati alle sigarette elettroniche e, in seconda battuta, capire quanto queste contribuissero alla cessazione.
Veniamo ai risultati. I partecipanti hanno dichiarato di sentire il vapore in gola, nella trachea, nel naso, nei polmoni e sulla lingua. Hanno inoltre riportato una diminuzione del craving da nicotina (maggiore nelle donne) e di trarre piacere dalla sigaretta elettronica per il gusto, l’odore, la vista del vapore e nel toccare lo strumento. Chi aveva iniziato a fumare a 13 anni o prima traeva maggiore soddisfazione e piacere sensoriale di chi aveva iniziato a 16-17 anni e maggior piacere sensoriale di chi aveva iniziato a 14-15 anni. “Abbiamo rilevato una significativa associazione generale – scrivono gli autori – fra il numero di anni in cui un partecipante aveva fumato e il piacere sensoriale dato dall’e-cigarette”. Per quanto riguarda le fasce d’età, i 18-34enni giudicavano la sigaretta elettronica più piacevole rispetto a chi aveva 45 anni o più.
Quanto sono importanti questi fattori per la cessazione? L’84% dei partecipanti allo studio ha dichiarato che la sensazione del vapore è importante per smettere di fumare sigarette tradizionali. Quasi tutti gli intervistati (il 91%) ritengono che le sensazioni che accompagnano l’uso della sigaretta elettronica hanno contribuito a farli smettere di fumare con successo. Uno studio che in qualche modo esemplifica perché l’e-cig è un aiuto proprio per i fumatori di lunga data: permette di smettere di fumare in maniera piacevole e mantenendo alcune dei rituali e delle gestualità del fumo. Per questo gli autori ritengono che possa essere utile a tutti quei fumatori che non sono riusciti a smettere con altri ausili.

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