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Tangentopoli del tabacco, la replica di Philip Morris Italia a British American Tobacco

PMI: "La posizione espressa oggi da Bat è diametralmente opposta a quella apertamente dichiarata sui media un anno fa, quando i vertici della stessa azienda plaudivano all’intervento legislativo - ora contestato - in quanto avrebbe permesso di rendere più accessibili ai fumatori adulti prodotti senza combustione".

Con riferimento alle comunicazioni a mezzo stampa rese note in data odierna da British American Tobacco Italia, Philip Morris Italia intende precisare quanto segue:
Philip Morris Italia S.r.l. (“PM Italia”) ripone la massima fiducia nel sistema giudiziario. L’Azienda ritiene che le accuse mosse dal Pubblico Ministero di Roma nei suoi confronti siano infondate e si difenderà in tutte le sedi opportune per provare la propria estraneità ai fatti contestati. Come affiliata di Philip Morris International Inc., PM Italia ha rigide procedure e controlli che disciplinano le interazioni di dipendenti e consulenti con pubblici ufficiali. Queste procedure vengono scrupolosamente fatte rispettare in tutta l’organizzazione. Le accuse mosse da British American Tobacco contro la tassazione dei prodotti a base di tabacco riscaldato sono già state chiaramente respinte dalla polizia giudiziaria la quale, dopo aver esaminato la richiesta, ha concluso in termini categorici che la modifica delle tasse è stata decisa dal Legislatore e non è attribuibile a una condotta illecita dell’azienda. Comprendiamo che la radicale trasformazione del settore del tabacco che stiamo guidando per sostituire le sigarette con alternative potenzialmente meno dannose si scontri con chi vorrebbe mantenere lo status quo. La posizione espressa oggi da BAT è diametralmente opposta a quella apertamente dichiarata sui media un anno fa, quando i vertici della stessa azienda plaudivano all’intervento legislativo ora contestato in quanto avrebbe permesso di rendere più accessibili ai fumatori adulti prodotti senza combustione“.

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