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Se è giusto limitare la concentrazione di nicotina all’interno dei liquidi, più discutibile è invece la scelta canadese di vietare gli aromi e le aromatizzazioni diverse dal tabacco. È la linea che sta seguendo il ministro alla salute del Québec Christian Dubè per riscrivere le norme che riguarderanno il consumo e il commercio dei prodotti del vaping. la riforma è stata annunciata dallo stesso ministro al termine di una riunione informale con il resto dell’esecutivo. Ha anche aggiunto che sarà invece al vaglio del ministero delle finanze l’ipotesi di una tassazione apposita che potrebbe variare da provincia a provincia. Secondo il Quebec Council on Tobacco and Health (CQTS) è “importante” vietare gli aromi perchè in questo modo “diminuisce l’appeal tra i giovani”. Di parere opposto il rappresentante della associazione dei consumatori, Valérie Gallant: “La riduzione dei livelli di nicotina è davvero un modo corretto e bilanciato per proteggere meglio i giovani dalla nicotina, ma vietare i sapori è, a mio parere, una pessima idea: creerà ancora più problemi perché saranno acquistati su Internet e il consumatore rischierebbe comunque di inalare qualcosa di non sicuro e di origine sconosciuta”.