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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 13 al 19 dicembre

La Danimarca approva il divieto di produzione dei liquidi aromatizzati a partire dal prossimo 1 aprile. Intanto l'Alta Corte sudafricana decide che è incostituzionale chiudere i negozi di e-cig durante il lockdown.

DanimarcaApprovato divieto produzione liquidi aromatizzati dal 1° aprile 2021
Il Parlamento danese ha approvato il 15 dicembre il “Piano d’azione per il tabacco” dell’Autorità sanitaria danese, che entrerà in vigore dal 1° aprile 2021. Lo riporta la rivista Vaping 360 citando fonti di stampa danese. Le nuove regole vietano dalla prossima primavera la produzione di e-liquid con gusti diversi dal tabacco e dal mentolo. I liquidi sino ad allora prodotti potranno essere venduti ancora per un anno, fino al 1° aprile 2022. La Danimarca aveva già annunciato una tassa sull’e-liquid di 2,00 corone danesi (circa 0,32 dollari statunitensi) per millilitro, che entrerà in vigore nel 2022. Secondo Dansk e-Damper Forening (Dadafo), il gruppo danese che raggruppa i consumatori di vaping, l’imposta aumenterà il costo di una tipica bottiglia da 10 ml di e-juice da 30 corone a 50 corone (pari a circa 8,25 dollari).

CinaRapporto eCigIntelligence: i tre scenari del mercato cinese del futuro
Il governo cinese potrebbe rafforzare il controllo sul settore delle sigarette elettroniche, secondo un nuovo rapporto di eCigIntelligence. Legalmente, la China National Tobacco Co. (CTNC) ha il monopolio sia sui prodotti combustibili che su quelli a vapore, ma l’organizzazione non ha finora esercitato la sua autorità. Secondo il rapporto, ciò potrebbe cambiare in futuro. Vengono tracciati tre possibili scenari. Il primo prevede che il governo possa consentire alle società private di continuare le attività, ma sotto stretta osservazione per assicurare che i loro prodotti non siano destinati a non fumatori o minori. Il governo potrebbe anche decidere di reprimere il mercato delle sigarette elettroniche, azione che, come spiega il rapporto, avrebbe però un impatto negativo significativo sulla crescita delle vendite di prodotti alternativi al tabacco. Un terzo scenario implicherebbe che la China National Tobacco Company estenda il suo controllo esistente sulle sigarette tradizionali ai prodotti da svapo.

TunisiaTassa sui liquidi e divieto di pubblicità, ipotesi per la normativa sul vaping
Tassa sui liquidi e divieto di pubblicità potrebbero essere le novità della regolamentazione della sigaretta elettronica che il governo tunisino ha allo studio. La Tunisia potrebbe così essere il primo paese africano a normare il settore del vaping seguendo il modello europeo. Per il ministro della salute Faouzi Mehdi, la diffusione dello strumento di somministrazione della nicotina dovrebbe andare di pari passo con la consapevolezza di eventuali rischi e pericoli. Ma secondo un sondaggio, la maggior parte dei 700 mila svapatori nel paese hanno compiuto questa scelta per la minore dannosità rispetto al tabacco della sigaretta tradizionale. Per questo i consumatori hanno chiesto al ministro della Salute, se proprio si deve seguire un modello europeo, che sia quello britannico, che supporta l’ecig come strumento per la riduzione del danno.

Tunisia, sigarette elettroniche: nuove regole e tassazione all’orizzonte

 

GermaniaSecondo lockdown, negozi del vaping restano aperti
Possibile che in alcuni Länder vi siano delle eccezioni, dal momento che la competenza regionale lo permette soprattutto in casi di elevato numero di contagi, ma nel secondo lockdown tedesco partito questa settimana i negozi di sigarette elettroniche resteranno generalmente aperti. Era stato così anche durante le chiusure primaverili in gran parte del paese. Nella capitale Berlino, molti negozianti hanno avvisato i propri clienti della buona notizia attraverso i canali social.

AustriaAllentato il lockdown, riaperti i negozi di sigarette elettroniche
Con l’allentamento del lockdown in seguito alla flessione della curva dei contagi, i vapers austriaci sono tornati a potersi rifornire di prodotti nei negozi specializzati. Nel secondo blocco delle attività dovuto alla seconda ondata, partito in Austria in anticipo rispetto ai paesi confinanti, i negozi del vaping erano infatti stati costretti a chiudere, a differenza dei tabaccai, sollevando polemiche tra i consumatori. Tanto più che i criteri che hanno governato le chiusure erano stati decisamente bizzarri: niente apertura per le sigarette elettroniche, ma per i rivenditori di armi non era stata prevista alcuna restrizione.

Sud AfricaAlta Corte: anticostituzionale chiudere i negozi di ecig per i lockdown
L’Alta Corte del Sudafrica ha stabilito che la chiusura dei negozi di tabacco e sigarette elettroniche durante i lockdown per contenere i contagi pandemici è incostituzionale. I giudici hanno così accolto il ricorso delle aziende del tabacco riunite sotto la sigla Fita (Fair-trade Independent Tobacco Association), che avevano impugnato il corrispondente provvedimento governativo che aveva imposto il divieto. Lo stesso governo sudafricano aveva in seguito ritirato il provvedimento prima che la Corte sentenziasse, ma l’associazione di categoria ha insistito nel ricorso, in modo da ottenere una sentenza che costituisse un precedente. Secondo le stime, l’interruzione della vendita di sigarette e sigarette elettroniche è costato al Sudafrica oltre 240 milioni di dollari di minori entrate fiscali e 30 mila posti di lavoro persi nella filiera del tabacco e del vaping.

Vietare vendita di tabacco e sigarette elettroniche nel lockdown è anticostituzionale

 

FranciaMese senza tabacco, le restrizioni per la pandemia hanno condizionato la campagna 2020
Annunciata come quella del “rinnovo”, la quinta edizione del “Mese senza tabacco” non ha avuto il successo delle edizioni precedenti. Tuttavia, poiché la crisi sanitaria ha avuto un impatto sulla partecipazione, sarebbe sbagliato giungere alla conclusione di un fallimento. Lo spostamento online di molti eventi che per loro natura avrebbero bisogno della presenza fisica ha indubbiamente pesato sul numero dei partecipanti, e gli organizzatori lo avevano messo in conto, senza voler per questo rinunciare a un appuntamento divenuto un classico nelle strategie di prevenzione e di contrasto al fumo. Tanto più che questa campagna è stata caratterizzata da un più esplicito desiderio di apertura, con l’integrazione sempre più convinta dello svapo nel dispositivo delle alternative offerte ai fumatori per affrancarsi dalla dipendenza dal tabacco. Il 2020 resterà nella storia un anno particolare, non aver sospeso una manifestazione come il Mese senza tabacco sarà di aiuto per le edizioni dei prossimi anni.

GermaniaLiquidi, commissione boccia la richiesta dei Verdi sulle linee fiscali Ue
È stata bocciata già in Commissione finanze la richiesta dei verdi al governo di premere sull’Unione Europea affinché aggiornasse il più rapidamente possibile le linee guida fiscali per i prodotti del tabacco, in modo da comprendere anche i liquidi contenenti nicotina, senza nicotina e senza tabacco. Un modo per rendere possibile un ricalibro della tassazione sui prodotti del vaping. Il tema ha occupato per mesi due commissioni parlamentari, quella sull’Europa e la Salute e quella delle Finanze. in settimana le ultime discussioni e il voto per trasferire il dibattito in aula. L’esito è stato negativo, a grande maggioranza. Hanno votato contro i due partiti della maggioranza (Cdu-Csu e Spd), i liberali dell’Fdp e la destra nazionalista di Afd. A favore, oltre ai Verdi, la sinistra della Linke. I liberali, che presiedono la commissione, hanno motivato il voto contrario con le nuove acquisizioni ottenute nelle audizioni con le varie parti interessate, specie quelle di medici e scienziati, che hanno sottolineato le crescenti evidenze dell’utilità della sigaretta elettronica nelle strategie di disassuefazione al tabacco per i fumatori. Evidenze che accrescono per i liberali il sostegno all’ecig come metodo per la riduzione del danno, che non va ostacolato con aumenti fiscali.

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