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Germania: sigarette elettroniche ignorate nelle linee guida per i medici

Secondo Stöver dell'Istituto sulle dipendenze di Francoforte è un'occasione persa: "Saranno i fumatori ad essere danneggiati".

Il professor Heino Stöver, direttore dell’Istituto per la ricerca sulle dipendenze di Francoforte, ha aspramente criticato le linee guida sul tabacco rilasciate dal Gruppo di lavoro delle società mediche scientifiche tedesche (Arbeitsgemeinschaft der Wissenschaftlichen Medizinischen Fachgesellschaften, Awmf). Tali linee guida, riassunte con il titolo “Screening, diagnosi e trattamento del consumo di tabacco nocivo e dipendente”, presentano agli operatori del sistema sanitario, cioè ai medici, le ultime scoperte scientifiche e suggeriscono le modalità di trattamento dei pazienti su diverse patologie. “Per me è un completo mistero come sia potuto accadere che, proprio su uno dei problemi sanitari centrali come la cessazione del fumo, siano state ignorate le ultime scoperte sulla riduzione del danno”, ha accusato Stöver.
Il professore si è inoltre rammaricato perché il gruppo di lavoro non ha aderito all’appello della German Society for Addiction Medicine (Dgs), che aveva auspicato il sostegno alla sigaretta elettronica come strumento utile a promuovere l’astinenza dal tabacco. “Ignorare questa raccomandazione della Dgs è per me uno dei principali punti deboli delle linee guida”, ha detto Stöver.
Saranno i fumatori che vogliono sbarazzarsi della sigaretta a essere danneggiati”, ha proseguito Stöver, “le linee guida sono in continuità con una politica antifumo che guarda al passato. I fumatori in genere non riescono a smettere immediatamente, la dipendenza è troppo forte”. Proprio in questi casi, secondo il professore di Francoforte, l’intervento e il sostegno di medici e personale sanitario sarebbe decisivo. Essi potrebbero consigliare “di passare a prodotti meno dannosi, come sigarette elettroniche, riscaldatori di tabacco o prodotti a base di nicotina senza tabacco”. Ma tutto ciò che i medici trovano nelle linee guida sono buone intenzioni che nella pratica “si rivelano inefficaci”.
Un passo indietro rispetto a quanto auspicato dalla stessa Dgs: “Poiché le linee guida sono valide per i prossimi 5 anni, è chiaro quale occasione sia stata persa”, ha aggiunto Stöver. L’occasione persa è quella di introdurre il mondo medico alla cultura della riduzione del danno. “Il cosiddetto approccio alla riduzione del danno da tabacco non mira solo a ridurre i rischi per la salute e i danni associati al fumo, ma cerca anche di comprendere le cause di questi rischi e danni, e quindi di combatterli in più fasi”, ha proseguito Stöver, ma il gruppo di lavoro “ha ignorato importanti lavori scientifici come la Cochrane Review sulla cessazione del fumo con le sigarette elettroniche, pubblicata di recente”.

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