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Sanità inglese consiglia la sigaretta elettronica: “Ma affidatevi ai negozi specializzati”

Il Regno Unito considera la sigaretta elettronica il più utile strumento per smettere di fumare. Tanto che il sito di National Health Policy ha una sezione pensata appositamente per suggerire ai fumatori come sceglierla e utilizzarla al meglio.

Che differenza c’è tra il Regno Unito e l’Organizzazione Mondiale di Sanità? Il primo è uno Stato sovrano, da sempre orgoglioso che va dritto per la propria strada anche quando a prima vista potrebbe sembrare la più impervia (vedi Brexit); la seconda è una elefantiaca struttura burocratica composta da centinaia di delegati che va avanti per inerzia, a colpi di maggioranza o pressioni di questo o quel gruppo d’interesse. Non appena l’Oms starnutisce, mentre l’Italia accorre per reggerle il fazzoletto, il Regno Unito si allontana ancora di qualche passo per non vedersi attaccata l’influenza. Una differenza ben conosciuta dalle migliaia di aziende di produzione e vendita che gravitano attorno al mondo della sigaretta elettronica e dei liquidi di ricarica. Mentre a livello globale il nuovo dispositivo elettronico di somministrazione di nicotina viene spesso considerato alla stregua delle sigarette tradizionali, con analoghi regolamenti e analoghe restrizioni, il Regno Unito segue la strada della riduzione del danno. Ovvero, ben venga l’utilizzo della sigaretta elettroniche su larga scala perché riduce drasticamente le malattie fumo correlate derivanti dalla combustione. Non a caso la pietra miliare della ricerca scientifica applicata al vaping è stata posta proprio nel Regno Unito nel 2015 quando il locale istituto superiore di sanità dimostrò che i vapori della sigaretta elettronica sprigionano il 95% in meno di tossicità rispetto alla sigaretta tradizionale. Un dato che non ha mai trovato smentita, né da laboratori privati, né da organizzazioni multinazionali o istituzioni pubbliche, neppure a seguito della revisione del 2019.
L’impegno del Regno Unito però non si limita alla sola ricerca ma diffonde costantemente messaggi a sostegno della sigaretta elettronica, considerato il più utile strumento per smettere di fumare. Tant’è vero che il sito governativo i National Health Policy che riporta le strategie di salute pubblica ha una sezione apposita pensata per dare consigli ai fumatori su come sceglierla e utilizzarla al meglio. Si legge, ad esempio, che “non bruciano tabacco e non producono catrame o monossido di carbonio, due degli elementi più dannosi del fumo di tabacco” di conseguenza sono “molto meno dannose delle sigarette e possono aiutarti a smettere di fumare per sempre”.
Ma c’è di più. Mentre il dibattito politico internazionale pare avviato a volere dare una stretta alle sigarette elettroniche con liquido ricaricabile (open system) per mantenere in commercio soltanto le usa e getta o le precaricate (closed system), la sanità inglese non pone limiti, anzi suggerisce ai fumatori di scegliere il modello di sigaretta elettronica che meglio può dar loro soddisfazione. “Una sigaretta elettronica ricaricabile – si legge sul sito Nhp – con un serbatoio ricaricabile fornisce nicotina in modo più efficace e rapido rispetto a un modello usa e getta ed è probabile che ti dia maggiori possibilità di smettere di fumare. Se sei un fumatore saltuario, potresti provare un sistema a pod precaricate; se sei un fumatore accanito, è consigliabile provare anche sigaretta elettronica più performante e con liquido ricaricabile”. La scelta, però, non deve avvenire per caso o seguendo criteri estetici o cromatici del dispositivo. È necessario essere guidati e consigliati da qualcuno esperto. E chi è questo qualcuno? Non i medici o i terapeuti psicologici (tesi Oms) ma i negozianti specializzati. Infatti, dice sempre National Health Policy, “è anche importante scegliere la giusta forza di e-liquid per soddisfare le tue esigenze. Un negozio specializzato in vaporizzatori può aiutarti a trovare il dispositivo e il liquido giusto per te”. Anche se il consiglio può apparire originale e fuori dal comune, in realtà i commercianti sono i più qualificati a fornire consigli e suggerimenti d’uso.
Da quando la sigaretta elettronica ha fatto il suo ingresso nel mercato, è nato anche un dibattito circa la pericolosità della nicotina. Sino ad allora la salute era messa a repentaglio a causa della combustione ma, visto che le-cig non ce l’ha, la comunità internazionale ha dovuto cercare un altro piano d’accusa. Nhp smonta però anche questa tesi, affermando che “sebbene la nicotina sia la sostanza che crea dipendenza nelle sigarette, è relativamente innocua. Quasi tutto il danno derivante dal fumo deriva dalle migliaia di altre sostanze chimiche presenti nel fumo di tabacco, molte delle quali sono tossiche. La terapia sostitutiva della nicotina è stata ampiamente utilizzata per molti anni per aiutare le persone a smettere di fumare ed è un trattamento sicuro”. Un consiglio è dedicato anche alle donne in gravidanza: “Invece di continuare a fumare, se ritieni che la sigaretta elettronica sia utile per smettere di fumare, è uno strumento molto più sicuro per te e il tuo bambino”. Ai minori che fumano, invece, la sigaretta elettronica non viene consigliata come strumento per smettere ma vengono indirizzati al loro medico curante che potrà prescrivere terapie alternative di sostituzione della nicotina.

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