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Con una comunicazione lapidaria, sintetica e perentoria, l’Agenzia delle Dogane e Monopoli detta i tempi sulle modalità di applicazione del contrassegno sulle confezioni di liquidi di ricarica per sigarette elettroniche. E sulla forma nulla da dire, rientra nelle facoltà dell’Agenzia scegliere la modalità di registro più appropriata. Lascia perplessi però la tempistica che le aziende dovranno rigorosamente rispettare. Le fascette di prova saranno spedite a chi ne ha fatto richiesta entro il prossimo mercoledì 3 marzo. I produttori e i depositi fiscali avranno tempo “non oltre” lunedì 8 marzo per fornire le loro osservazioni, comprensive del quantitativo necessario di fascette suddivise tra contenenti nicotina, senza nicotina e destinate all’estero. Di seguito, il testo della comunicazione:
“Facendo seguito alla nota prot. n. 32168 del 29 gennaio 2021, si rende noto che entro il 3 marzo p.v. verranno inviati ai richiedenti i contrassegni di prova. Entro e non oltre l’8 marzo 2021 dovranno pervenire eventuali osservazioni sui contrassegni. Si chiede altresì una stima approssimativa dell’incidenza percentuale dei vari formati rispetto al totale dei beni in produzione, nonché la misura del rapporto tra prodotti con e senza nicotina. Al fine di programmare le attività di competenza di questa Agenzia, si chiede di conoscere il fabbisogno di contrassegni previsto per l’anno 2021, compilando l’allegato prospetto, tenuto conto, a tal fine, del dato storico dei volumi di vendita dell’anno 2020. I fabbisogni andranno comunicati avuto riguardo alla singola scatola ed al numero di contrassegni ivi contenuto, che costituiscono unità minima ordinabile. Le comunicazioni, unitamente al suddetto prospetto, dovranno pervenire al seguente indirizzo di posta elettronica: dir.tabacchi.circolazione@adm.gov.it- entro e non oltre la data sopraindicata (8 marzo p.v.)“.
Considerando che le fascette potranno arrivare a destinazione anche non prima di giovedì 4 marzo, significa che si prospetta un fine settimana di lavoro straordinario per tutti gli operatori coinvolti che dovranno non solo scegliere quale tipologia di fascetta sia loro più consona, ma anche verificare che i macchinari siano in grado di apporla sulle confezioni e in quale posizione, oltre calcolare preventivamente i quantitativi annuali da destinare ai liquidi con nicotina, senza nicotina e esteri. Sempre che ci sia la possibilità di ottenerla sotto forma di rotolo perché se invece, come parrebbe, i contrassegni saranno forniti sotto forma di foglio o addirittura sfuse, la linea di produzione dovrà essere totalmente modificata.