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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 7 al 13 febbraio

Pubblicato l'Eurobarometro 2021: sei svapatori su dieci hanno smesso di fumare o hanno ridotto il loro consumo di tabacco. Intanto ennesimo studio conferma che l'e-cig abbatte in maniera significativa le sostanze nocive del fumo.

Unione EuropeaEurobarometro: 6 vapers su 10 hanno smesso o ridotto il fumo grazie all’ecig
Sei svapatori su dieci hanno smesso di fumare o hanno ridotto il loro consumo di sigaretta tradizionale. È quanto emerge dal nuovo rapporto Eurobarometro intitolato “Attitudes of Europeans towards tobacco and electronic cigarettes” e pubblicato questo mese, in contemporanea con il Piano europeo contro il cancro. Sotto osservazione le esperienze e le posizioni dei cittadini europei su tabacco e sigarette elettroniche nei mesi di agosto e settembre del 2020. Un periodo inconsueto per un’indagine, così come la metodologia della ricerca, basata prevalentemente su interviste condotte online su persone reclutate telefonicamente. Ma la pandemia ha lasciato tracce anche qui. Oltre ai 27 Stati membri dell’Ue, l’indagine ha incluso anche la Gran Bretagna. Il rapporto offre molti spunti interessanti sull’intero universo del fumo e del vaping. Restringendo il quadro sulle ecig, gli svapatori costituiscono il 2% degli europei, un dato stazionario rispetto al rilevamento precedente del 2017, e sono soprattutto i fumatori ad aver sperimentato il vaping (36% rispetto all’8% dei non fumatori). Molte altre informazioni sono contenute nell’articolo di approfondimento di Sigmagazine, comprese le note dolenti che riguardano l’atteggiamento degli europei su temi come i divieti degli aromi, al centro di molte iniziative dei governi nazionali.

 

Eurobarometro 2021: fumatori in leggero calo, stabile la sigaretta elettronica

 

Giappone/Svizzera – Studio: ecig abbatte in maniera significativa le sostanze nocive
L’utilizzo della sigaretta elettronica e dei riscaldatori di tabacco porta a una significativa riduzione dell’esposizione a sostanze dannose, rispetto alle sigarette tradizionali. È questa la conclusione di una revisione sistematica degli studi clinici che confrontano i livelli dei biomarcatori dell’esposizione dal tabacco, intitolata  “Systematic review of biomarker findings from clinical studies of electronic cigarettes and heated tobacco products”. Autori della ricerca Yukio Akiyama della University of Occupational and Environmental Health di Kitakyushu, in Giappone, e Neil Sherwood della svizzera Neil Sherwood Consulting. Complesso, come sempre in questi casi, il lavoro di selezione e comparazione dei vari studi attraverso il quale si è giunti al risultato citato, ovvero la riduzione dei livelli dei biomarcatori dell’esposizione al fumo di tabacco quando si utilizzano sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco, rispetto alle sigarette a combustione.  Gli autori segnalano anche una tendenza verso una maggiore riduzione di questi biomarcatori con l’uso dell’e-cigarette, pur in mancanza di confronti diretti fra sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco. Sigmagazine approfondisce l’analisi su questo importante studio, che verrà pubblicato sulla rivista Toxicology reports.

“La sigaretta elettronica abbatte in maniera significativa le sostanze nocive”

 

CinaIrruzione in fabbrica clandestina, sgominata rete di contrabbando di prodotti Juul
Le autorità cinesi hanno scoperto e confiscato un’azienda coinvolta nella produzione e distribuzione internazionale di prodotti Juul contraffatti. Lo ha reso noto la stessa azienda americana. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 110.000 prodotti illegali, alla chiusura dell’impianto di produzione e all’arresto dei responsabili dell’impresa illecita. Secondo quanto riferito dall’ufficio stampa di Juul, le tecniche adottate dall’azienda americana di monitoraggio dei prodotti illegali che apparivano sui mercati hanno consentito di risalire la catena della filiera del contrabbando fino a individuare la fabbrica clandestina. I responsabili di Juul hanno quindi fornito le informazioni raccolte alle autorità cinesi, che sono intervenute con un’operazione di polizia.

 

GiordaniaRamadan e sigaretta elettronica, un binomio per smettere di fumare
Sfruttare il mese del Ramadan per smettere di fumare. Può sembrare una boutade, ma i risultati di un nuovo studio trasversale dimostrano che il digiuno intermittente dei musulmani potrebbe essere davvero un’occasione da non perdere. La ricerca è stata realizzata da un’equipe di ricercatori della Facoltà di farmacia dell’Università privata di scienze applicate di Amman, in Giordania, insieme a colleghi della Queen’s University di Belfast, nel Regno Unito e dell’Università di Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti. Il coordinatore del lavoro è stato il giordano Muna M. Barakat. La ricerca, che ha preso in considerazione i fedeli nei Paesi di religione musulmana, intendeva valutare l’entità dei sintomi di astinenza dalla sigaretta elettronica durante il digiuno intermittente, comparandoli con quelli della sigaretta tradizionale. Il risultato cui sono giunti i ricercatori è in sintesi che il Ramadan offre una buona opportunità per i fumatori di smettere attraverso il vaping, poiché i sintomi di astinenza fisici e psicologici dall’ecig registrati sono risultati relativamente deboli. Lo studio è stato pubblicato su Addiction Scinece & Clinical Practice. Sigmagazine ne offre un resoconto più dettagliato, comprendendo anche i criteri di scelta del campione analizzato.

Smettere di fumare con la sigaretta elettronica durante il Ramadan

 

Germania – Coblenza: Corte d’appello riconosce che l’ecig possono salvare la vita (dei fumatori)
La Corte d’appello di Coblenza, nel Land Renania-Palatinato, ha ritenuto legittimo lo slogan pubblicitario di un negoziante di prodotti del vaping di Treviri che invitava i fumatori a passare alla sigaretta elettronica in quanto strumento in grado di salvare le vite. La Corte ha così ribaltato così una precedente decisione del tribunale di Treviri, cittadina in cui si trova il negozio. Per i giudici di Coblenza di Coblenza il messaggio che invita i fumatori a passare dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica perché in sostanza meno dannosa non è affatto “ingannevole”. A loro giudizio, lo slogan pubblicitario non mirava a incoraggiare ogni consumatore a comprare le sigarette elettroniche, ma si rivolgeva esplicitamente ai fumatori di tabacco, cercando di renderli consapevoli di un prodotto alternativo. E a corredo di questa tesi il commerciante aveva allegato al ricorso una lunga serie di studi scientifici sulla minore dannosità dell’ecig rispetto alla sigaretta tradizionale. La sentenza non è impugnabile.

Tribunale tedesco: “l’e-cig salva la vita” non è un’affermazione ingannevole

 

Usa – Studio: i sistemi regolabili evitano ai vaper i rischi dei comportamenti compensativi
I sistemi regolabili consentono di non aumentare numero e durata dei tiri per compensare, un vantaggio rispetto a coloro che utilizzano sigarette elettroniche a wattaggio fisso, costretti a comportamenti compensatori,che finiscono per esporli a una maggiore quantità di tossine (sempre però di gran lunga inferiori a quelle del fumo). È il risultato dello studio di un team di ricercatori internazionali coordinato da Sharon Cox dello University College London. Gli autori, tutti nomi noti della ricerca sul vaping, fra cui Lynne Dawkins della London South Bank University e Maciej Goniewicz del Roswell Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo, negli Usa, sono già al secondo studio sui comportamenti compensatori (il primo è del 2018) e questa volta si sono concentrati sulle differenze fra chi usa sigarette elettroniche a wattaggio fisso e chi quelle regolabili. La ricerca ha dimostrato una importante differenza fra i due tipi di dispositivi: le impostazioni di potenza regolabili possono aiutare i vaper a soddisfare il desiderio e produrre una maggiore soddisfazione, specialmente in assenza di nicotina a maggiore intensità. Sigmagazine ha approfondito la ricerca.

Sigarette elettroniche, wattaggio variabile per diminuire la nicotina

 

Francia – Ministro della Salute “pizzicato” con un’ecig in aula: polemiche e perdoni
Lotta al fumo e svapo, binomio inscindibile per Olivier Véran, ministro della Salute francese, “pizzicato” da una fotografa dell’Agence Presse con una sigaretta elettronica in mano durante una conversazione sottovoce con un collega di governo. Il ministro solleva la mascherina anti-covid e tira due volte dalla sua ecig, nonostante si trovi in un luogo chiuso, cioè l’aula del parlamento. Il clamore di stampa della vicenda è stato però attenuato dalla considerazione che Véran è uno dei politici più attivi nella lotta contro il fumo di tabacco: e l’utilizzo della sigaretta elettronica ne è un conseguente comportamento.

Francia, il ministro della salute svapa (con discrezione) in Parlamento

 

Gran Bretagna – Studio: gli svapatori meno dipendenti dei fumatori, lo dice il portafoglio
La sigaretta elettronica batte quella tradizionale non solo in tema di salute ma anche di salvaguardia del portafoglio. Lo rivela uno studio realizzato da ricercatori della britannica London Southbank University che sarà a breve pubblicato sulla rivista Addictive Behaviors, ma i cui dati sono stati già messi a disposizione dall’università. Gli autori hanno preso in considerazione quanto svapatori e fumatori sono disposti a spendere per i prodotti che consumano. Il risultato dello studio è che i vaper sono molto più suscettibili all’aumento del prezzo della sigaretta elettronica di quanto i fumatori non lo siano per le sigarette. Gli svapatori, cioè, pongono un limite più basso alla somma che sono disposti a spendere per la sigaretta elettronica, mentre i fumatori pagherebbero cifre anche molto alte per il loro prodotto. Poiché la dipendenza – spiega lo studio – si caratterizza dall’essere disposti a tutto per avere accesso alla sostanza, questi risultati suggeriscono che l’uso della sigaretta elettronica causa meno dipendenza del fumo.

La sigaretta elettronica dà meno dipendenza del fumo (anche economica)

 

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