© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
L’uso di liquidi per sigarette elettroniche con aromi fruttati o dolci aiuta a smettere di fumare, più dei gusti al tabacco. È questo il risultato di uno studio realizzato da ricercatori internazionali e che riveste una grande importanza nel dibattito in corso a livello politico e istituzionale in questo momento. Lo studio, accettato da Nicotine&Tobacco Research, si intitola “How does the use of flavored nicotine vaping products relate to progression towards quitting smokingo? Finding from the 2016 and 2018 ITC 4CV Surveys”. Fra gli autori, coordinati da Lin Li dell’Università di Melbourne in Australia, compaiono molti nomi noti della ricerca sul vaping. Vi sono, fra gli altri, Ron Borland, sempre dell’ateneo australiano, Michael Cummings della Medical University of South Carolina, Maciej L Goniewicz del Roswel Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo, negli Usa, e Ann McNeil del King’s College London.
Per capire il ruolo degli aromi per sigaretta elettronica, i ricercatori hanno utilizzato i dati provenienti dall’International Tobacco Control Four Country Smoking and Vaping, un’indagine condotta in Australia, Canada, Inghilterra e Stati Uniti. Gli 886 partecipanti selezionati, che contemporaneamente fumavano e usavano un prodotto per vaporizzare nicotina (almeno settimanalmente), erano stati intervistati nel 2016 e poi ricontattati nel 2018. È stato chiesto loro qual era l’aroma che svapavano principalmente, catalogando i gusti come: tabaccosi o neutri; menta e mentolo; dolci (fruttati e cremosi). Poi lo studio ha stabilito se c’era una correlazione fra l’aroma utilizzato e la cessazione del fumo.
I risultati confermano quello che consumatori e operatori del settore sostengono da molto tempo. Fra le due rilevazioni, l’11,1% degli utilizzatori aveva smesso completamente di fumare. Chi utilizzava aromi dolci, aveva maggiori probabilità di smettere di fumare di chi consumava gusti al tabacco (rispettivamente 13,8% e 9,6%). Utilizzare gusti alla menta o al mentolo, invece, non aiutava a smettere di fumare più degli aromi al tabacco. Il 52% di chi aveva smesso di fumare svapava ancora nel 2018, ma gli utilizzatori di aromi dolci non avevano maggiore probabilità di protrarre l’uso dell’e-cigarette rispetto a chi usava tabaccosi. In ogni caso, specificano gli autori, si osserva “un netto allontanamento dagli aromi tabaccosi nei partecipanti che ancora svapavano al follow-up“.
Lo studio conclude dunque che “l’uso di e-liquid fruttati o dolci nei fumatori è positivamente correlato all’allontanamento dalle sigarette“. In altre parole, gli aromi diversi dal tabacco aiutano a smettere di fumare, più di quelli al tabacco. Un risultato di cui i legislatori dovrebbero tenere conto. “Mentre molte autorità stanno pensando se limitare o vietare la vendita di prodotti per la vaporizzazione di nicotina aromatizzati – si legge nella ricerca – è importante valutare l’impatto che queste politiche possano avere sui fumatori che usano le sigarette elettroniche per la transizione verso la cessazione del fumo. I nostri risultati – concludono gli autori – indicano che i vaper che usano aromi dolci hanno maggiori probabilità di smettere di fumare“.