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Sequestrata fabbrica clandestina di liquidi per sigarette elettroniche

A finire nei guai è un quarantenne della provincia di Napoli, peraltro percettore del reddito di cittadinanza. Rinvenuti centinaia di litri di liquido di ricarica che venivano immessi sul mercato anche attraverso il web.

La Guardia di Finanza ha portato a termine l’ennesima operazione di sequestro per attività illecite nel comparto della sigaretta elettronica. E ancora una volta il territorio coinvolto è in Campania, ad Aversa (Ce) per l’esattezza, dove è stata scoperta una fabbrica abusiva che quotidianamente realizzava centinaia di litri di liquidi per sigarette elettroniche. I prodotti, che come accertato dalla Gdf risultavano “privi di qualsivoglia controllo di origine idoneo a tracciarne la provenienza ed in assenza delle necessarie autorizzazioni doganali“, venivano confezionati in flaconi e venduti on line ad una vasta platea di consumatori anche attraverso appositi siti internet.
Il gestore dell’opificio abusivo, ubicato in una delle principali arterie della cittadina normanna, non è stato in grado di fornire ai militari alcuna giustificazione in merito al possesso di oltre 700 chilogrammi di liquidi da inalazione soggetti ad imposta di consumo, nonché di oltre 3 mila confezioni di aromi impiegati per la miscelazione dei medesimi. Analogamente, non sarebbe stata prodotta alcuna documentazione circa l’origine di tutti gli ingredienti rinvenuti dai finanzieri, né della nicotina liquida che, miscelata con le basi neutre, costituiva il prodotto finito presentato come “liquido da inalazione per e-cig“, destinato ad essere immesso sul mercato parallelo “in totale evasione di imposta“. “Per la realizzazione dei mix “fai da te” – spiegano dalla Guardia di Finanza provinciale di Caserta – il responsabile aveva a disposizione una serie di attrezzature idonee per la stampa delle etichette, il confezionamento e la spedizione dei prodotti finiti ai clienti reperiti in rete”.
I Finanzieri hanno provveduto ad inviare al laboratorio chimico di Analisi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli alcuni campioni dei flaconi rinvenuti, al fine di determinarne la composizione chimica e di verificare la presenza di materie nocive per la salute dei consumatori. Le Fiamme Gialle hanno inoltre provveduto a chiedere l’oscuramento del sito internet utilizzato dal responsabile per commercializzare i prodotti, essendo lo stesso risultato “privo delle necessarie autorizzazioni ed applicazione delle rigorose norme che vietano la commercializzazione dei liquidi da inalazione on line“. Al termine delle operazioni R. (cognome) P. (nome), quarantenne originario della provincia di Napoli, peraltro percettore di reddito di cittadinanza, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord per il reato di contrabbando, mentre i prodotti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro, unitamente al locale adibito ad opificio abusivo ed alle attrezzature utilizzate. “I liquidi sequestrati sottratti ad imposizione – spiegano ancora dal nucleo Gdf – sono convenzionalmente equiparati ai tabacchi lavorati esteri di contrabbando, se immessi in commercio, avrebbero fruttato oltre 300mila euro”.

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