L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Le avvertenze di rischio sulle sigarette elettroniche scoraggiano i fumatori

Una revisione afferma che i messaggi sulla dipendenza della nicotina sono controproducenti, meglio comparare fumo ed e-cigarette.

I messaggi sulla dipendenza causata dalla nicotina, presenti sui prodotti del vaping, aumentano la percezione del rischio per la salute nel pubblico, scoraggiando di fatto i fumatori a passare alla sigaretta elettronica. Invece i messaggi che si concentrano sul rischio relativo, paragonando i prodotti per la vaporizzazione della nicotina al fumo, aumentano nei fumatori la consapevolezza della minore dannosità delle sigarette elettroniche rispetto a quelle a tabacco combusto, rendendo i fumatori più fiduciosi. È questa la conclusione di una revisione sistematica di studi appena pubblicata su Addiction e intitolata “Does the content and source credibility of health and risk messages related to nicotine vaping products have an impact on harm perception and behavioural intentions? A systematic review”.
Coordinati da Daniel A. Erku del Centre for Applied Health Economics della Griffith University, ricercatori australiani e britannici hanno sottoposto a revisione la letteratura scientifica sul tema disponibile fino all’aprile 2020, per capire se e come i diversi messaggi di rischio sui prodotti del vaping alterano la percezione del danno e le intenzioni dei fumatori e dei non fumatori. Fra gli autori della revisione compaiono anche Linda Bauld dell’Università di Edimburgo e Lynne Dawkins della London South Bank University.
In pratica, le scritte sulle confezioni dei prodotti del vaping che mettono in guardia dalla dipendenza causata dalla nicotina, hanno l’effetto di scoraggiare il potenziale consumatore, perché danno una percezione esagerata del rischio. Al contrario, i fumatori dimostrano maggiori disponibilità a passare alla sigaretta elettronica, se esposti a messaggi che comparano il rischio del vaping a quello del fumo. Non è una novità, già in passato molti lavori scientifici (per esempio questo del 2018 o questo del 2019) sono giunti a queste conclusioni.
Si tratta però di un elemento molto importante per esempio per un Paese come il Regno Unito, le cui istituzioni sanitarie puntano con decisione sui vaporizzatori di nicotina per sconfiggere il fumo. Il Parlamento britannico sta revisionando la legge sul tabacco, che recepisce anche le disposizioni della Direttiva europea (Tpd) sulle sigarette elettroniche. Libero dai vincoli europei, il Paese potrà decidere se e come cambiare queste disposizioni, messaggi sul rischio compresi.
Il Regno Unito consentirà di scrivere sulle confezioni di e-cigarette che “il vaping riduce il danno del fumo del 95%”? Dipende da quanto ascolterà i suoi ricercatori, i quali, nella revisione questione, concludono che “i messaggi sul rischio relativo possono aiutare a migliorare l’accuratezza della percezione del danno dei prodotti per la vaporizzazione di nicotina e aumentare le intenzioni dei fumatori di smettere di fumare e/o di passare allo svapo”. Una cosa che le istituzioni di salute pubblica britanniche ritengono altamente desiderabile.

Articoli correlati