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Secondo uno studio brasiliano la nicotina migliora l’elaborazione visiva

Gli autori evidenziano la necessità di ulteriori studi ma concludono che “è possibile che la nicotina, in piccole dosi, possa avere un potenziale uso terapeutico per le persone affette da ipovisione”.

Fra le proprietà della nicotina, naturalmente dissociata dal fumo, un gruppo di ricercatori brasiliani ha scoperto quella di migliorare l’elaborazione visiva degli utilizzatori. Lo studio in questione, pubblicato sul bimestrale scientifico Brain Imaging Behavior, si intitola “Nicotine gum enhances visual processing in healthy nonsmokers”. A condurlo da un team della Federal Univesity of Paraiba di Joao Pessosa, in Brasile, coordinato da Thiago P Fernandez del Laboratorio di percezione, neuroscienze e comportamento dell’ateneo. Scopo del lavoro era quello di indagare gli effetti isolati della nicotina sull’elaborazione visiva, vale a dire sull’elaborazione del contrasto.
Come si comprende dal titolo, sono state utilizzate le gomme da masticare come mezzo di somministrazione della nicotina. A tredici partecipanti non fumatori, di età compresa fra i 18 e i 40 anni, sono state somministrate gomme contenenti 2 o 4 mg di nicotina o gomme placebo, cioè senza sostanza. Lo studio era randomizzato e in doppio cieco, quindi l’assegnazione del contenuto o meno di nicotina ai partecipanti era causale e né loro né i ricercatori sapevano chi aveva gomme con nicotina e chi no. I partecipanti sono poi stati sottoposti a dei test per valutare l’elaborazione visiva, oltre a delle analisi per evitare eventuali distorsioni (bias).
I risultati dimostrano che chi aveva assunto gomme con nicotina dimostrava una migliore discriminazione del contrasto, rispetto a chi aveva assunto quelle placebo. Inoltre la sensibilità visiva era migliore nei partecipanti che avevano avuto la gomma con 4 mg di nicotina, rispetto a chi aveva consumato quella con 2 mg. I ricercatori sottolineano anche che non vi era correlazione fra questi risultati e i dati anagrafici dei partecipanti. Nelle loro conclusioni gli autori evidenziano la necessità di ulteriori studi, ma concludono che “è possibile che la nicotina, in piccole dosi, possa avere un potenziale uso terapeutico per le persone affette da ipovisione”.

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