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“Il Piano contro il cancro della Commissione europea trascura tutte le evidenze scientifiche e i fatti sulla sigaretta elettronica, oltre alle testimonianze dirette degli ex fumatori, che dimostrano come il vaping sia molto meno dannoso del fumo. Nuove ricerche dimostrano che una migliore regolamentazione delle e-cigarette potrebbe salvare la vita a quasi venti milioni di europei”. Questo è un passaggio della lettera aperta che la rete di associazioni di consumatori World Vapers’ Alliance (Wva) ha indirizzato oggi a ciascun Ministro della salute dei Paesi membri dell’Unione Europea. L’intenzione è quella di attirare l’attenzione dei titolari dei dicasteri alla vigilia dell’incontro con i funzionari di Bruxelles. Domani 16 marzo, infatti, la Commissione europea presenterà ai Ministri della salute il suo Europe’s beating cancer plan e ne ascolterà le opinioni in merito.
Presentato al Parlamento europeo lo scorso 3 febbraio, il piano europeo non solo non tiene in nessuna considerazione la riduzione del danno da fumo e i suoi strumenti, come la sigaretta elettronica, ma suggerisce misure che di fatto la depotenzierebbero completamente. La Commissione, infatti, suggerisce di tassare i prodotti del vaping, di vietarne l’uso dove vige il divieto di fumo (ampliando questi spazi ai luoghi all’aperto) e di vietare gli aromi (intesi come gusti) negli e-liquid. Una linea che Wva nella sua lettera definisce “errata e pericolosa”. Secondo l’associazione, il piano europeo non dedica adeguata attenzione ai cancri tabacco e fumo-correlati e “chiude la porta ai fumatori che cercano di smettere usando i nuoci prodotti, in particolare la sigaretta elettronica”.
Eppure, continua la lettera ai Ministri della salute, “studi scientifici dimostrano che l’uso dell’e-cigarette raddoppia le probabilità di smettere di fumare rispetto ai cerotti o alle gomme alla nicotina”, riducendo in maniera enorme il rischio di cancro a paragone dei fumatori. “Senza il vaping – afferma Wva – la guerra contro il cancro causato dal fumo fallirà” e saranno ignorate le necessità di centinaia di migliaia di consumatori europei. L’associazione chiede dunque ai ministri competenti una netta presa di posizione contro l’attuale versione del piano e a favore della riduzione del danno da fumo e del vaping come parte della strategia di lotta al cancro. I governi dovrebbero inoltre – continua la lettera – incoraggiare i fumatori a passare alle sigarette elettroniche, come succede nel Regno Unito, in Francia, Canada e Nuova Zelanda, e assicurare agli adulti l’accesso a questi prodotti, garantendone la varietà e il costo abbordabile.
“Il piano per sconfiggere il cancro proposto dalla Commissione è una catastrofe per la salute pubblica e per i cittadini europei”, ha commentato a Sigmagazine il direttore di World Vapers’ Alliance, Michael Landl. “Rendere lo svapo meno attraente per i fumatori – conclude – li scoraggerebbe dal passare a alternative meno dannose. Le politiche proposte non apporteranno certamente alcun beneficio alla salute pubblica. Ci auguriamo che i Ministri della sanità nazionali siano in grado di rendersene conto e di segnalare alla Commissione l’errore che sta commettendo. La guerra infondata e dannosa contro la sigaretta elettronica deve finire ora”.