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Sequestro gel, Giuseppe Puzio (Pubo): “Siamo sorpresi, nostri prodotti tutti a norma”

Parla il titolare dell'azienda che ha prodotto l'igienizzante distribuito con il marchio Svapoweb.

Siamo tranquilli e sicuri che ne usciremo senza alcuna consenguenza“. Giuseppe Puzio, titolare della Pubo, contattato telefonicamente da Sigmagazine, interviene dopo la notizia del sequestro di alcuni flaconi di gel igienizzanti realizzati per Svapoweb. “Abbiamo appreso questa notizia leggendo i giornali. Premesso che noi siamo un laboratorio certificato, abbiamo tre test di laboratori esterni che dimostrano che il nostro prodotto agisce distruggendo tutti i microorganismi, dai batteri ai miceti. Il potere igienizzante anche maggiore rispetto a un semplice cosmetico. Già da giugno, inoltre, abbiamo effettuato la richiesta di ottenere la definizione di presidio medico chirurgico su questo prodotto“.
E come spiega l’azione giudiziaria nei vostri confronti? “Mi creda, non abbiamo avuto nessuna contestazione. Non abbiamo avuto da parte della Procura nessun avviso di denuncia, tantomeno sappiamo quali controlli e quali analisi abbiano fatto su questi prodotti. Non sappiamo nulla a parte quello che abbiamo letto negli articoli. Alcuni dei quali, tra l’altro, contenevano evidenti e dimostrabili falsità“. Ci fa qualche esempio? “Quello più evidente è il quantitativo della merce sequestrata. Sono 50 flaconi da 50 millilitri, il nostro formato più piccolo. Non 5 mila come invece è stato riportato su qualche organo di stampa ma, correttamente, non dal vostro. Il sequestro è avvenuto il 4 aprile 2020 in un negozio di Grosseto. Mi sembra strano tutto questo accanimento ma siamo tranquilli, siamo pronti con nostri legali e con i nostri chimici a dimostrare esattamente il contenuto alcoolico del gel. Pensi che dopo il sequestro il nostro avvocato è andato due volte a Grosseto senza mai riuscire a sapere nulla. L’unica comunicazione che abbiamo avuto tempo fa ha riguardato la proroga di sei mesi delle indagini. Abbiamo appreso che ci viene contestato di non garantire la percentuale alcoolica dichiarata in etichetta, addirittura parlano del 22,5%. Vorrei capire chi, come e dove hanno fatto le analisi. La nostra azienda produce dal 2006, siamo certificati al ministero, non ci siamo improvvisati come invece hanno fatto altri approfittando dell’emergenza durante il lockdown. I nostri prodotti sono regolarmente venduti in farmacia. Pensi che durante il lockdown abbiamo lavorato per 24 ore al giorno su tre turni e oggi ci ritroviamo sui giornali costretti a leggere su di noi cose veramente allucinanti“. Come se lo spiega? “Non lo so. È molto strano. Posso solo immaginare che nel mondo dello svapo ci siano situazioni di conflittualità non ancora risolte. Ma noi produciamo per conto terzi, lo abbiamo sempre fatto al meglio delle nostre potenzialità, non abbiamo mai avuto screzi con nessuno, abbiamo sempre mantenuto un profilo molto basso. Davvero non capisco“.

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