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La sigaretta elettronica efficace per i fumatori affetti da schizofrenia

Lo studio coordinato da Caponnetto ha usato una e-cigarette con alta concentrazione di nicotina per questo tipo di pazienti.

L’uso della sigaretta elettronica con un alto contenuto di nicotina può aiutare le persone affette da disordini dello spettro schizofrenico a smettere di fumare o a ridurre il consumo di sigarette. È quanto conferma uno studio appena pubblicato su Nicotine & Tobacco Research e intitolato “A Single-Arm, Open-Label, Pilot, and Feasibility Study of a High Nicotine Strength E-Cigarette Intervention for Smoking Cessation or Reduction for People With Schizophrenia Spectrum Disorders Who Smoke Cigarettes”. A condurlo un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Pasquale Caponnetto dell’Università di Catania e composto da Jennifer DiPiazza dell’Hunter College-City University di New York, Jason Kim del Weill Cornell Medicine di New York e Marilena Maglia e Riccardo Polosa dell’ateneo catanese.
Non è il primo lavoro scientifico ad investigare le potenzialità dell’e-cigarette sui pazienti schizofrenici. Si tratta, infatti, di una fascia di popolazione che registra tassi di fumatori fra il 60 e il 90%, a fronte del 15-24% del resto della popolazione. Un problema pressante, che aggrava i già alti tassi di malattia e mortalità registrati fra questi pazienti. Questa volta i ricercatori hanno voluto capire se una nuova generazione di sigarette elettroniche ad alto contenuto di nicotina potesse essere utile a modificare le abitudini di fumo fra questa categoria di pazienti. Per lo studio sono stati selezionati 40 adulti fumatori affetti da disordini dello spettro schizofrenico che non avevano intenzione di cessare o di ridurre il fumo. È stata loro data una sigaretta elettronica di marca Juul con una fornitura per 12 settimane di pod con nicotina al 5% (cioè 50mg/ml), una concentrazione superiore ai limiti ammessi in Europa ma consentita, per esempio, negli Usa.
I risultati sono incoraggianti. Alla fine del periodo di 12 settimane, il 40% dei partecipanti (16) aveva smesso completamente di fumare. Nell’intero campione, il 92,5% dei partecipanti ha mostrato o una riduzione sostenuta del fumo o l’astinenza dal fumo. La riduzione media complessiva delle sigarette fumate quotidianamente è stata del 75%: da 25 a 6.
Naturalmente, avvertono gli autori, sarà necessario condurre ulteriori ricerche sul tema ampliando il campione e inserendo un gruppo di confronto. Ma questi risultati, si legge nello studio, “forniscono informazioni utili e indicazioni per aumentare il corpo di conoscenze esistente sulla cessazione del fumo per le persone con disturbi dello spettro schizofrenico”. La sigaretta elettronica con nicotina ad alta concentrazione – concludono quindi i ricercatori – “ha il potenziale per aiutare le persone con disturbi dello spettro schizofrenico a smettere o ridurre il fumo”.

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