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Alzare l’aggio sui tabacchi lavorati: l’ipotesi prende forma nel Decreto Sostegni

L'emendamento è stato inserito nell'elenco degli ammessi e andrà al voto al Senato: chiede di portare al 12% la quota fissa per i tabaccai.

Gli emendamenti presentati da Lega e Cinquestelle per sostenere le imprese del vaping in periodo di emergenza sono stati dichiarati impresentabili perchè estranei all’oggetto del Decreto Sostegni al vaglio del Senato. Ce n’è invece uno che sarà discusso nelle Commissioni congiunte Bilancio e Finanze del Senato che riguarda i tabaccai e che potrebbe avere esito ben diverso. Si tratta della proposta di alzare l’aggio per i tabacchi lavorati di due punti percentuali, facendolo cioè passare dall’attuale 10 al 12 per cento. Lo hanno proposto i senatori leghisti Marti, Ripamonti, Romeo, Tosato, Faggi, Montani, Saponara, Ferrero, Rivolta, Testor, Bagnai, Borghesi, Siri. La proposta è stata ritenuta idonea alla discussione e al voto perché si occupa di una materia che rientra nell’oggetto del Decreto sostegni.
Lega e Cinquestelle hanno presentato un ricorso di riammissibilità degli emendamenti che riguardano il comparto della sigaretta elettronica. Se l’ufficio di presidenza non cambierà idea, non ci sarà alcun sostegno alle imprese del vaping. Se invece farà un passo indietro, gli emendamenti potranno approdare al voto in commissione.
Al momento, risutano improponibili sia quelli che chiedevano il dimezzamento dell’imposta di consumo sia quelli che chiedevano lo slittamento al 2022 dell’obbligo di apporre il contrassegno di Stato sui prodotti liquidi da inalazione.

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