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Berlino, protesta dei consumatori contro la tassa sulla sigaretta elettronica

La manifestazione covid-friendly alla Porta di Brandeburgo è stata organizzata dall'associazione World Vapers' Alliance.

Ho 53 anni e fino a quattro anni fa fumavo da uno a due pacchetti di sigarette al giorno. Senza sigaretta elettronica non sarei mai riuscito ad abbandonare il fumo e la nicotina”. Erano tutte di questo tenore le testimonianze che si leggevano sui cartelli della manifestazione organizzata lo scorso sabato 22 maggio davanti alla Porta di Brandeburgo, il monumento simbolo della capitale tedesca, Berlino. L’iniziativa è stata organizzata dalla rete di associazioni dei consumatori World Vapers’ Alliance (Wva) per protestare contro la tassa sui liquidi da inalazione attualmente in discussione al Parlamento tedesco. Nel mirino dei consumatori anche l’Unione europea che con il Piano europeo contro il cancro e il rapporto della Commissione sulla Tpd dimostra di voler penalizzare gli strumenti di riduzione del danno da fumo.

(fotografia Maximilian Markowski )

Come già accaduto lo scorso dicembre davanti al Parlamento europeo, anche questa manifestazione è stata gestita, fanno sapere gli organizzatori, in modalità “covid-friendly”. Per evitare assembramenti, davanti alla Porta di Brandeburgo sono state disposte le sagome in cartone dei partecipanti, insieme agli striscioni e alle testimonianze dei vaper. “Sono una ex fumatrice – si legge per esempio accanto alla sagoma Christina – che con l’aiuto del vaping ha smesso di fumare”. Bilo, invece, dichiara di “avere solo cose positive da dire sulla sigaretta elettronica”. “Da quando ho iniziato a svapare nel 2018 – spiega – ho smesso di fumare”.
Ancora una volta Wva ha cercato di superare le limitazioni imposte dalla pandemia, sperando che il gesto civile di protesta arrivi comunque alle orecchie dei politici e dei decisori tedeschi ed europei. “La sigaretta elettronica ha già salvato milioni di vite – commenta a margine dell’iniziativa Michael Landl, direttore dell’alleanza – e tuttavia i legislatori e i fautori del tobacco control rifiutano di vedere la realtà, mettendo la propria ideologia davanti alle vite umane. Queste nuove norme attualmente in discussione rappresenteranno un grave ostacolo per i vaper e per i fumatori che vogliono smettere. Ecco perché i nostri membri si sono sentiti obbligati ad agire e a portare ‘l’esercito del vaping’ nelle strade di Berlino”. “Per la salute dei cittadini – conclude Landl – è essenziale che il governo tedesco e le istituzioni dell’Ue cambino rotta e sostengano lo svapo come alternativa meno dannosa al fumo”.

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