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Regno Unito, Ministero della Salute: “Sigarette elettroniche importanti nella lotta al fumo”

Il sottosegretario Jo Churchill non lascia spazio a equivoci: d'ora in avanti le politiche sanitarie terranno sempre conto delle potenzialità della sigaretta elettronica per far smettere di fumare.

Il Dipartimento ha esaminato il rapporto e concorda sul fatto che le sigarette elettroniche possono svolgere un ruolo importante nel sostenere i fumatori a smettere“. Jo Churchill, sottosegretario alla salute del Regno Unito, non lascia spazio a equivoci: d’ora in avanti le politiche sanitarie di prevenzione al fumo terranno sempre conto delle potenzialità della sigaretta elettronica in termini di riduzione del danno. Lo ha ribadito rispondendo a una interrogazione parlamentare che le chiedeva se il governo coglierà i suggerimenti contenuti nel rapporto redatto dall’intergruppo parlamentare (Appg) in vista della Conferenza delle parti della Convenzione quadro (Fctc) che si terrà in Olanda il prossimo novembre. E, senza alcuna esitazione, ha riposto di sì: il governo farà proprie le raccomandazioni.
Il Regno Unito, non dovendo più negoziare per giungere a una posizione condivisa per tutta l’Unione europea, in sede di Cop9 è pronta a sfruttare “l’occasione unica – recitava testualmente il documento – per promuovere su un palcoscenico mondiale le sue politiche progressiste, di successo e basate sulla scienza sulla riduzione del danno da tabacco”. Il Regno Unito, dunque, non si accontenta di seguire la sua strada in autonomia, ma è pronta a dare battaglia nelle istituzioni internazionali, sottolineando di essere il leader mondiale nel campo del controllo del tabacco. E questa è una meravigliosa notizia per tutti i sostenitori della riduzione del danno in tutto il mondo. Ma i britannici non sono solo parole, sono anche e soprattutto fatti. Se dal Cop9 arriveranno posizioni estremistiche contrarie a quelle da loro auspicate nel report parlamentare, “il Regno Unito è pronto a ritirare i finanziamenti all’Oms”. Come dire: se non funzionano gli argomenti della scienza, Boris Johnson userà quella del portafoglio, argomento su cui i funzionari dell’Organizzazione mondiale di sanità sono da sempre molto sensibili. Un vero e proprio aut aut, insomma.

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