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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 16 al 22 maggio

Una settimana nefasta: Oms e Commissione europea intenzionati a porre veti e paletti normativi, mentre in India muore per covid Aggarwal, il cardiologo in prima linea per la sigaretta elettronica.

Gran BretagnaAssociazione medici: ecig nei protocolli per curare la dipendenza da tabacco
Smoking and Health 2021, il nuovo rapporto su fumo e salute del Royal College of Physicians (Rcp), l’associazione dei medici del Regno Unito, contiene l’esplicito invito a inserire la sigaretta elettronica nei protocolli per curare la dipendenza dal tabacco. Dalle 150 pagine della relazione, infatti, emerge chiaramente e continuamente come si debba puntare anche sulla riduzione del danno, spingendo i fumatori a passare a prodotti come la sigaretta elettronica, per fermare le morti dovute al fumo nei decenni a venire. L’associazione prende posizione anche su un tema collegato, centrale nell’attuale dibattito politico non solo britannico (si pensi alla discussione in corso al Bundestag tedesco), quello della tassazione: “Per incentivare ed enfatizzare l’importanza di sostituire il tabacco con forme di nicotina meno dannose”, è scritto nel rapporto, “il livello di tassazione applicata ai prodotti con nicotina senza tabacco deve essere proporzionato al loro danno paragonato al tabacco. A questo fine, la tassa sulla nicotina medicinale deve essere abolita e quella sulle sigarette elettroniche ridotta”. Approfondimento e analisi del rapporto dei medici britannici nell’articolo di Sigmagazine.

Nel Regno Unito la guerra al fumo si vince con la sigaretta elettronica

 

Gran BretagnaPolitiche antifumo terranno conto delle potenzialità della sigaretta elettronica
D’ora in avanti le politiche sanitarie di prevenzione al fumo nel Regno Unito terranno sempre conto delle potenzialità della sigaretta elettronica in termini di riduzione del danno. È la posizione ribadita dalla sottosegretaria alla salute Jo Churchill nella risposta a una interrogazione parlamentare sulla volontà del governo di cogliere i suggerimenti contenuti nel rapporto redatto dall’intergruppo parlamentare (Appg) in vista della Conferenza delle parti della Convenzione quadro (Fctc) che si terrà in Olanda il prossimo novembre. La sottosegretaria ha aggiunto che “il Dipartimento ha esaminato il rapporto e concorda sul fatto che le sigarette elettroniche possono svolgere un ruolo importante nel sostenere i fumatori a smettere”. Una posizione che la Gran Bretagna vuole portare anche all’interno delle istituzioni internazionali, a costo di aprire aspri confronti. Se dal Cop9 arriveranno posizioni estremistiche contrarie a quelle auspicate nel report parlamentare, “il Regno Unito è pronto a ritirare i finanziamenti all’Oms”, dichiarava il documento dell’intergruppo.

Regno Unito, Ministero della Salute: “Sigarette elettroniche importanti nella lotta al fumo”

 

UsaStudio: senza la sigaretta elettronica molti giovani sarebbero oggi dei fumatori
La comparsa sul mercato delle sigarette elettroniche ha deviato verso questo strumento a danno ridotto il consumo giovanile che, probabilmente, si sarebbe invece indirizzato verso le più nocive sigarette di tabacco. È quanto emerge da uno studio americano intitolato “High school seniors who used e-cigarettes may have otherwise been cigarette smokers: Evidence from Monitoring the Future (United States, 2009-2018)”. Gli autori sono Natasha A. Sokol, del Center for Alcohol and Addiction Studies presso la Brown University School of Public Health di Providence e Justin M. Feldman del FXB Center for Health and Human Rights presso la Harvard University di Boston. “L’introduzione delle sigarette elettroniche ha coinciso con un’accelerazione nel declino dei tassi di fumo tra i giovani”, scrivono i ricercatori, i quali notano che l’uso dell’ecig è in gran parte concentrato tra i giovani non fumatori che probabilmente avrebbero fumato se non avessero trovato nei negozi i nuovi prodotti elettronici. Chiaro anche l’appello ai decisori politici maturato proprio dalla ricerca: “Le sigarette elettroniche possono essere uno strumento importante per la riduzione del danno a livello di popolazione, anche considerando il loro impatto sui giovani”. Lo studio è stato pubblicato su Nicotine and Tobacco Research. Notizie sulla metodologia applicata e molte altre informazioni nell’approfondimento di Sigmagazine.

Le sigarette elettroniche salvano i giovani dal fumo

 

SvizzeraL’Oms ribadisce la linea integralista sugli strumenti di riduzione del danno
Nulla di nuovo sul fronte globale, almeno per quel che riguarda la posizione dell’Organizzazione mondiale della sanità nei confronti degli strumenti di riduzione del danno. In vista del No Tobacco Day 2021, che si terrà come ogni anno il 31 maggio, l’organizzazione dell’Onu ha diffuso un comunicato in cui ripropone la sua posizione che contempla esclusivamente l’astinenza dal fumo. Nel paragrafo dedicato al vaping è scritto che che “le sigarette elettroniche non sono uno strumento per smettere di fumare comprovato”, e si sostiene la teoria che la sigaretta elettronica sia uno strumento promosso dall’industria del tabacco “con il pretesto di contribuire al controllo globale del tabacco”. Una narrativa complottista che allontana qualsiasi confronto costruttivo basato su fatti storici e scientifici.

No Tobacco Day 2021: il solito armamentario complottista contro la sigaretta elettronica

 

GermaniaTassa ecig: restano differenze nella maggioranza sull’entità dell’aliquota
Prosegue il dibattito al Bundestag sulla legge per la modernizzazione del tabacco, che prevede anche l’introduzione della tassa sui liquidi per sigarette elettroniche. Nei complessi passaggi parlamentari, la legge è stata discussa in settimana nella Commissione finanze (il ministero che l’ha proposta è proprio quello finanziario). Secondo quanto riportato dalla stampa parlamentare, restano ancora in piedi le differenze tra i parlamentari della maggioranza sul livello di tassazione per l’ecig. I deputati della Csu (il partito cristiano-sociale bavarese) ha infatti sostenuto l’importanza di una differenziazione nella tassazione tra i prodotti del tabacco e quelli a minor danno di somministrazione della nicotina. Al contrario i socialdemocratici (dalle cui file proviene il ministro delle Finanze Olaf Scholz) hanno ribadito la bontà dell’impianto normativo licenziato dal governo (dove anche i due partiti conservatori alla fine avevano concordato). La discussione prosegue e la maggioranza si dice convinta che alla fine si arriverà all’approvazione, anche se i distinguo che sussistono a livello parlamentare lasciano aperta una flebile speranza almeno in una rimodulazione (al ribasso) della tassa per la sigaretta elettronica.

GermaniaTassa ecig: un funzionario risponde per il ministro, ma non sa di cosa parla
Difficile che venga fuori qualcosa di buono se la politica sanitaria viene affidata al ministro delle Finanze. A margine alla nuova legge sul tabacco, la rivista del vaping Egarage è venuta in possesso di una breve ma significativa corrispondenza fra un lettore, membro del partito socialdemocratico, e il ministro (appunto delle Finanze) cui sarà legata l’introduzione della prima tassa sulla sigaretta elettronica in Germania, Olaf Scholz. La risposta è stata scritta da un funzionario del partito, ma rivela la leggerezza con cui un tema di natura sanitaria possa essere trattato al massimo livello politico. Anche in Germania.

Se la politica sanitaria tedesca è affidata al ministro delle Finanze

UeRapporto Scheer, critiche anche dalla Croazia
Si allarga alla Croazia il fronte politico critico nei confronti del Rapporto Scheer e del Piano europeo contro il cancro, per l’aspetto che riguarda il mancato riconoscimento della sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno. A scendere in campo è l’eurodeputato Tomislav Sokol, appartenente all’importante gruppo parlamentare dei Popolari europei (Ppe). Coinvolto dall’associazione dei consumatori croati HrVape, Sokol si è detto disponibile ad avviare un percorso di sensibilizzazione nei confronti della Commissione e del Parlamento europeo, sottolineando soprattutto il minor danno derivante dal consumo di sigarette elettroniche rispetto alle sigarette tradizionali. L’attività politica di Sokol, membro sostituto nella commissione speciale contro il cancro (Beca), è da sempre impegnata a garantire il diritto alla salute e l’uguale assistenza medica per tutti i cittadini dell’Ue.

Sigarette elettroniche, la Croazia apre fronte politico per la riduzione del danno

 

IndiaIl Covid ha ucciso Aggarwal, il cardiologo in prima linea per la sigaretta elettronica
Sostenere le politiche di riduzione del danno e le potenzialità della sigaretta elettronica nei Paesi asiatici è un compito arduo e impegnativo. Ma convinzione e coraggio non mancavano di certo a K. Aggarwal, cardiologo scomparso a 63 anni pochi giorni fa, colpito dal covid-19. Commosso il ricordo dell’associazione dei vaper indiani, Avi: “Siamo addolorati per la scomparsa del dottor K. K. Aggarwal che si è battuto per l’adozione delle politiche di riduzione del danno da tabacco, quando la maggior parte dei dottori in India è rimasto in silenzio. La sua sconfinata energia e il suo entusiasmo sono stati una fonte di ispirazione”. Come medico Aggarwal non si è sottratto dalla prima linea nel corso della pandemia e si è dedicato a informare la popolazione sui pericoli del virus, cercando di raggiungere più persone possibile con video e programmi educativi. L’ultima grave ondata che sta ancora colpendo l’India ha aggredito anche lui. Sigmagazine ne ricorda le principali battaglie a favore della riduzione del danno e le iniziative, purtroppo infruttuose, di distogliere il governo da legislazioni puntitive nei confronti della sigaretta elettronica.

Addio a K. K. Aggarwal, cardiologo indiano sostenitore della sigaretta elettronica

 

 

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