Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

UK: avvertenze su singola sigaretta ed elettronica anche dal medico

"Smokefree 2030": parlamentari britannici chiedono prescrivibilità della sigaretta elettronica e un Lord propone scritte dissuasive sulle singole sigarette.

Una scritta rossa su ogni singola sigaretta: il fumo uccide. È questa la proposta che il conservatore britannico Lord George Young presenterà oggi in Parlamento con la forma del “private member bill”, un’iniziativa personale. La misura prevedrebbe anche, secondo le indiscrezioni della stampa, multe salate e carcere per le aziende inadempienti. “È a costo zero e più efficace delle scritte sui pacchetti – commenta Lord Young alla stampa – il governo potrebbe rispondere positivamente e sarei molto felice che lo facesse”. Il parlamentare settantanovenne aveva già avanzato questa proposta da vice ministro alla salute nell’esecutivo guidato da Margaret Thatcher. Allora l’industria del tabacco ribatté che l’inchiostro sarebbe stato cancerogeno per i fumatori e non se ne fece niente. Ma i tempi sono molto cambiati nel Regno Unito.

Lord George Young

Nel luglio di due anni fa il Ministero della salute britannico, nel suo Libro verde, ha infatti messo nero su bianco il suo obiettivo: sradicare il fumo entro il 2030. Ed ora è pronto a intensificare gli sforzi per non mancare il target. Inizia, infatti, ad apparire chiaro che l’ambizioso traguardo non potrà essere raggiunto senza un’accelerazione che coinvolga tutte le parti interessate, a cominciare dalla politica e dalla sanità pubblica. A questo proposito, lo scorso maggio il Royal College of Physicians ha pubblicato le sue raccomandazioni al governo raccolte nel rapporto Smoking and Health 2021, che prevede un ruolo importante da giocare anche per la sigaretta elettronica e la riduzione del danno da tabacco.
La settimana scorsa è stata la volta dell’Intergruppo parlamentare su fumo e salute, che ha fornito le sue indicazioni all’esecutivo. I parlamentari chiedono la costituzione di un fondo per raggiungere l’obiettivo “Smokefree 2030” interamente finanziato dall’industria del tabacco, da utilizzare per azioni mirate, potenziamento dei centri antifumo (gli Stop smoking services), campagne informative e altro.
dedica molta attenzione anche alla sigaretta elettronica. La prima emergenza è di correggere l’errata percezione dello strumento, dovuta a tanta disinformazione, non solo fra il pubblico, ma anche i media e gli stessi operatori sanitari. I parlamentari propongono di andare a cercare i fumatori, soprattutto nei contesti socialmente ed economicamente svantaggiati, e di fornirgli l’e-cigarette. Per aumentare la fiducia nei fumatori, l’intergruppo ritiene anche che sarebbe importante avere dei dispositivi prescrivibili dal medico. Per questo esorta la Mhra, l’agenzia regolatrice del farmaco, a formulare delle linee guida specifiche e a fornire supporto e assistenza a quelle aziende del vaping che volessero registrare i loro dispositivi. Naturalmente questo non esclude che le sigarette elettroniche continuino ad essere prodotte e vendute anche come bene di consumo.
Fra le raccomandazioni contenute nel rapporto c’è anche quella di stampare le avvertenze sanitarie sulle singole sigarette e di inserire nei pacchetti dei messaggi che incoraggiano a smettere di fumare. Forse i tempi sono diventati maturi per Lord George Young e per la sua proposta.

Articoli correlati