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Olanda, governo approva il divieto sugli aromi per sigaretta elettronica

Le associazioni del vaping si rivolgono ai membri del Parlamento che potrebbero rinviare il provvedimento al prossimo esecutivo.

Le associazioni dei consumatori e degli operatori del settore del vaping chiamano a raccolta i vaper per scongiurare il tanto temuto divieto sugli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche. Annunciato per la prima volta nel giugno dello scorso anno per iniziativa del vice ministro alla salute Paul Blokhuis, il provvedimento si era arenato in parte per le forti critiche e in parte per le vicende del governo che è dimissionario da gennaio 2021. Inaspettatamente, però, alla fine di maggio il divieto è stato approvato in una riunione del Consiglio dei ministri, che ne stabilisce l’entrata in vigore il 1° luglio 2022. La misura, come affermato dallo stesso Blokhuis, sarebbe giustificata dalla volontà di rendere l’e-cigarette meno attraente per i minori partendo dal presupposto che siano gli aromi ad attirarli verso il vaping e nonostante in Olanda sia già in vigore il divieto di vendere prodotti per lo svapo ai minori di 18 anni.
Dunque l’esecutivo olandese va per la sua strada, nonostante per scongiurare questa misura si sia mosso tutto il mondo del vaping europeo e internazionale. La proposta era stata infatti sottoposta a una consultazione pubblica, che aveva ben presto travalicato i confini nazionali. Mai in Olanda un quesito di natura sanitaria aveva visto tanta partecipazione, tanto che era stato necessario prorogarne di due settimane la chiusura “a causa della richiesta popolare”, come spiegava il sito del governo. Oltre ai singoli, alle associazioni dei produttori e dei consumatori locali ed europei, avevano lasciato ilo loro commento anche medici e scienziati come il Coehar di Catania e un gruppo di 24 scienziati e esperti di tobacco control internazionali. Tutti criticavano l’intenzione governativa, spiegando – studi scientifici alla mano – che la sigaretta elettronica non introduce i minori al fumo e che gli aromi sono fondamentali per i fumatori adulti che vogliono smettere con l’e-cigarette.
Ragioni a cui l’esecutivo guidato da Mark Rutte si è dimostrato sordo. Ma, secondo le associazioni locali Acvoda e Esigbond, ancora non tutto è perduto. Il provvedimento dovrà infatti essere votato dal Parlamento i cui membri sono stati eletti nelle elezioni dello scorso marzo. Si tratta quindi di un’assemblea completamente rinnovata. Se la Camera dei rappresentanti dichiarasse la questione “controversa”, il divieto sugli aromi dovrebbe essere riconsiderato dal prossimo governo, che probabilmente vedrà sempre Rutte come primo ministro ma potrebbe non avere più Blokhuis alla salute.
Per questo le due associazioni hanno creato un sito, Smaak Noodzaak, attraverso il quale i consumatori possono condividere le proprie storie e opinioni sul tema con i membri del Parlamento e i partiti politici che compongono l’assemblea. Ancora una volta è intervenuta anche Ethra, la rete che raggruppa 22 associazioni dei consumatori europee, con una lettera indirizzata direttamente ai parlamentari. Evidenziando l’importanza degli aromi per gli adulti che passano dal fumo al vaping, Ethra sottopone all’attenzione del Parlamento il recente studio di Abigail S. Friedman dell’Università di Yale sul divieto per gli aromi nelle e-cig applicato a San Francisco, che ha avuto come risultato l’aumento dei fumatori fra i minori. “I parlamentari – conclude l’associazione – devono sapere che i prodotti del vaping aromatizzati sono diretti concorrenti del fumo. Vietare o limitare rigidamente un prodotto rivale protegge il mercato del tabacco e fa continuare le persone a fumare”.

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