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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 6 al 12 giugno

Settimana nera per il mondo della sigaretta elettronica: l'Olanda vieta i liquidi aromatizzati e la Germania introduce maxi tassa che arriverà a 3,2 euro a flacone.

GermaniaIl Bundestag ha approvato la stangata sull’ecig: la nuova tassa crescerà in 4 fasi
Il Bundestag, la Camera dei rappresentanti tedesca, ha approvato la legge sulla modernizzazione del tabacco che contiene l’introduzione per la prima volta di una tassa sulla sigaretta elettronica. Si tratta di una vera e propria stangata che colpisce tutti i liquidi, contenenti o meno nicotina. Nel dettaglio l’aumento sarà progressivo e scandito in quattro fasi. Si parte dal 1° luglio 2022 con 0,16 euro per millilitro (1,6 euro ogni flacone da 10 ml), per passare a 0,20 euro dal 1° gennaio 2024 (2 euro per 10 ml), a 0,26 euro dal 1° gennaio 2025 (2,6 euro per 10 ml) e a 0,32 euro, ovvero 3,2 euro per 10 millilitri, nell’ultimo stadio, che scatterà il 1° gennaio 2026. Il prezzo di un flacone da 10 millilitri aumenterà dunque di 1,60 euro dal prossimo anno e di 3,20 euro nel 2026, quando il balzello sarà a pieni giri. L’approfondimento sia sulla legge che sulle reazioni politiche e sulle critiche dei partiti di opposizione negli articoli su Sigmagazine.

Vaping Kaputt, maxi stangata fiscale sui liquidi per sigaretta elettronica

 

Sigarette elettroniche, tutto il mondo è Paese: si dice salute ma si pensa a far cassa

 

OlandaGoverno approva divieto aromi, l’ultima speranza risiede nel parlamento
Il governo olandese ha riesumato e approvato il divieto di vendita di liquidi aromatizzati, fissando l’entrata in vigore della normativa per il 1° luglio 2022. La legge deve naturalmente essere discussa e poi votata dal parlamento, e dunque il via libera del governo potrebbe ancora incontrare opposizioni in assemblea. È quello su cui puntano le associazioni del vaping, rimaste spiazzate dalla mossa del governo, dimissionario dallo scorso gennaio. Il divieto era stato annunciato nel giugno 2020, poi frenato dalle difficoltà dell’esecutivo ma soprattutto dalla forte protesta popolare manifestatasi nella partecipazione massiccia (e internazionale) alla consultazione pubblica, aperta dallo stesso esecutivo e alla quale avevano contribuito anche scienziati da tutto il mondo. Nel frattempo ci sono state nuove elezioni e la camera dei rappresentanti è costituita da nuovi parlamentari. Qualora dichiarasse la questione “controversa”, il divieto degli aromi dovrà essere considerato dal prossimo governo che non è stato ancora formato. Probabile la guida del premier uscente Mark Rutte, ma alla Sanità potrebbe non esserci più il padre del divieto, il vice ministro Paul Blokhuis. L’approfondimento della situazione su Sigmagazine.

Olanda, governo approva il divieto sugli aromi per sigaretta elettronica

 

OlandaProtesta contro legge anti-aromi: in vendita gelati dal gusto sgradevole
L’accelerazione governativa sul divieto dei liquidi aromatizzati ha spiazzato ma non disorientato i sostenitori del vaping olandesi, reduci da una poderosa mobilitazione in occasione della  consultazione pubblica proprio su questo tema. Le associazioni del vaping non intendono mollare adesso e sperano nel ripensamento dei parlamentari che dovranno approvare la legge. E così, durante la settimana, vaper e negozianti di sigarette elettroniche, coordinate dalle associazioni Acvoda ed Esigbond, hanno manifestato a L’Aia davanti al Parlamento, proprio mentre la Commissione salute discuteva della proposta di vietare gli aromi nei liquidi. Spettacolare anche l’iniziativa di alcuni membri di World Vapers’Alliance, l’organizzazione internazionale a cui aderiscono alcune associazioni dei consumatori e singoli vaper: muniti di un carretto di gelati, hanno distribuito a parlamentari e passanti assaggi di creme dal sapore disgustoso. Senza aromi, pessimi gelati e anche liquidi meno invitanti, a danno dei fumatori che utilizzano l’ecig per dire addio alle sigarette tradizionali.

Olanda, gelati disgustosi contro il divieto di aromi per sigarette elettroniche

 

UeSondaggio Ethra: oltre l’83% dei vaper europei è un ex fumatore
Oltre l’83% dei vaper europei è un ex fumatore. È il risultato emerso da un sondaggio continentale rivolto ai consumatori di nicotina organizzato alla fine del 2020 da Ethra, organizzazione che raccoglie 22 associazioni europee di consumatori (fra cui l’italiana Anpvu). Prendendo in esame solo le risposte degli oltre 32 mila svapatori è risultato appunto che l’83,5% di essi ha smesso di fumare (tre quarti lo faceva da più di 10 anni), l’11,2% svapa e fuma quotidianamente (cioè è un utilizzatore duale) mentre il 5,3% svapa e fuma solo saltuariamente. Solo l’1,3% non era fumatore prima di iniziare a usare l’e-cigarette. Un dato che conferma la particolarità europea della sigaretta elettronica: mezzo attraverso il quale tanti fumatori sono riusciti ad abbracciare uno strumento che riduce il danno alla salute. Gli altri, interessanti dati del sondaggio, così come le cinque proposte avanzate di conseguenza ai policymaker dagli esperti di Ethra, nell’approfondimento di Sigmagazine.

Ethra: per la salute dei consumatori no tasse o divieti sugli aromi per e-cig

 

Gran BretagnaStudio: video di qualità sconfiggono la percezione errata pervasiva su ecig e vaping
Messaggi video di informazione sulla salute accuratamente progettati sono utili per combattere la “percezione errata pervasiva” nei confronti della sigaretta elettronica e del vaping. È il risultato di uno studio specifico realizzato da tre ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bath e della Scuola di Scienze Psicologiche e l’Unità di Epidemiologia Integrativa dell’Università di Bristol, Madeleine Svenson, James Green e Olivia Maynard. La particolare analisi si è concentrata sull’efficacia dei video degli esperti nell’affrontare le percezioni errate dei fumatori sulle sigarette elettroniche e sullo svapo. Punto di partenza, un rapporto di Public Health England, secondo il quale il 40% dei fumatori non ha mai provato una sigaretta elettronica, spesso a causa di percezioni errate sulla propria sicurezza. Eppure, proseguono i tre ricercatori britannici, studi e ricerche empiriche dimostrano che lo svapo è sia una tecnica efficace per smettere di fumare, sia un’alternativa significativamente ridotta al fumo. Ecco che una campagna basata dsu video di qualità appare a oggi lo strumento più efficace a modificare la percezione dei fumatori. Lo studio è stato pubblicato nell’ultima edizione di Nicotine & Tobacco Research.

I medici in video sono utili contro la disinformazione sulla sigaretta elettronica

 

UeLettera di scienziati internazionali alla Commissione: serve un nuovo parere Scheer
Prosegue la pressione del mondo scientifico favorevole alle politiche di riduzione del danno nei confronti della Commissione europea. Dopo l’appello “italiano” del neonato Osservatorio mediterraneo, una nuova lettera redatta da scienziati internazionali (tra cui gli italiani naturalmente non mancano) è stata indirizzata al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides. La richiesta: commissionare al Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (lo Scheer) un secondo parere o un completamento del precedente, che si concentri sul rischio relativo delle sigarette elettroniche paragonato al fumo. Il parere dello Scheer è stato richiesto in vista della revisione della Direttiva europea sui prodotti del tabacco. Quanto finora partorito dal Comitato scientifico ha però deluso le attese: “Il parere finale Scheer sulle sigarette elettroniche non fornisce agli utilizzatori di sigaretta elettronica una guida e un corpo informazioni chiare sul livello di rischio di questi prodotti rispetto alle sigarette tradizionali”, denunciano gli scienziati nella loro lettera.

Sigaretta elettronica, appello degli scienziati: serve nuovo parere Scheer

 

UsaCorte Suprema: la FDA ha pieni poteri per regolamentare il mercato dell’ecig
La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha pieni poteri per regolamentare il mercato della sigaretta elettronica. Lo ha stabilito la Corte Suprema rigettando il ricorso presentato da un negoziante del Mississippi di prodotti del vaping, titolare del marchio Big Times Vapes Inc. I giudici hanno sostenuto che il ruolo primario della Fda è la protezione dei consumatori, della salute pubblica e dei minori e di conseguenza un prodotto come la sigaretta elettronica e i liquidi di ricarica non possono rimanere senza regole. L’approfondimento su Sigmagazine.

Corte suprema Usa: la FDA ha pieni poteri sulla sigaretta elettronica

 

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