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Sigarette elettroniche, Anafe sul dietrofront di Adm: “Soddisfatti ma rammaricati”

Il presidente dell'associazione confindustriale Umberto Roccatti interviene alla luce dei clamorosi passi indietro normativi dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Dopo aver fatto un passo indietro sulla norma che disciplina i requisiti soggettivi per poter richiedere l’autorizzazione alla vendita di prodotti liquidi da inalazione, Adm è tornata indietro anche sulle modalità di accesso dei consumatori ai siti web che vendono prodotti per il vaping. Il dietrofront si è reso necessario per non dovere affrontare il giudizio in Tribunale a seguito dei ricorsi presentati da Smooke France, Puff, UniEcig e Anafe, che a quanto pare hanno colto nel segno spingendo l’agenzia al dietrofront. In questo caso, infatti, Adm non ha cambiato le carte in tavola ma ha, più mestamente, abbandonato la partita, dando di fatto ragione ai ricorrenti. I punti in questione toccati dai ricorsi non sono dunque più oggetto di valutazione del Tar. “Esprimiamo soddisfazione – commenta Umberto Roccatti, presidente di Anafe-Confindustria, associazione che ha promosso il ricorso contro la doppia registrazione degli acquirenti online – ma al tempo stesso rammarico per la circolare di Adm che riequilibra i requisiti per la vendita a distanza. Soddisfazione perché le nostre istanze, spiegate chiaramente nel ricorso al Tar depositato, sono state integralmente recepite, punto per punto. Rammarico perché riteniamo che con qualche momento di concertazione in più si sarebbero potuti evitare i ricorsi ed in generale, si potrebbe garantire un mercato più funzionale per tutti. Reputiamo che il dialogo costruttivo con le istituzioni sia la modalità più efficace per arrivare ad una regolamentazione equilibrata. In questo caso, come in altri, tuttavia siamo dovuti intervenire al Tar del Lazio per esercitare in modo democratico i nostri diritti. Cosa che continueremo a fare ogni volta che lo svapo subirà una regolamentazione penalizzante per un organico sviluppo del settore”.
Il ricorso di Anafe è stato presentato dagli avvocati Dario De Blasi e Alberto Gava. È quest’ultimo ad esprimere la soddisfazione per il buon esito dell’iniziativa: “L’agenzia ha mostrato di comprendere il senso profondo delle censure formulate da Anafe nel ricorso proposto dinnanzi al Tar Lazio, rendendo inutile la celebrazione del giudizio. La circolare di Adm – conclude Gava – muove infatti nella direzione di controlli snelli, efficaci ed effettivi, da tempo proposta da Anafe a tutela dell’intero settore e a garanzia degli interessi pubblici coinvolti”.

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