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Vaping Facts: l’associazione Ieva spiega i fatti sulla sigaretta elettronica

È online il nuovo sito informativo dei produttori europei per fare chiarezza sullo svapo. È destinato a fumatori adulti e legislatori.

Più i fumatori comprendono la sigaretta elettronica, maggiori saranno le probabilità che passino a questa alternativa alle sigarette meno dannosa”. Con queste semplici parole Dustin Dahlmann, presidente di Ieva, l’associazione che raggruppa i produttori europei, presenta l’iniziativa del sito Vaping Facts. Il nome richiama un precedente importante: si chiama infatti allo stesso modo il sito creato dal Ministero della salute neozelandese, per incoraggiare i fumatori a passare al vaping: un ottimo esempio che Ieva ha deciso di seguire. “Con tutta la disinformazione sul vaping che c’è in giro – continua infatti Dahlmann – e tante persone che credono erroneamente che sia dannoso come il fumo, speriamo di fare chiarezza esponendo i principali dati di gatto in maniera accessibile”.
Ed è esattamente quello che si propone di fare il sito appena messo online: fornire le informazioni di base sulla sigaretta elettronica, sul suo funzionamento e sui potenziali benefici per i fumatori che scelgono di passare al vaping. Naturalmente, poiché si insiste sulla parola “fatti”, le affermazioni sono corredate di rimandi a studi scientifici e fonti istituzionali. I destinatari di questo sforzo informativo sono non solo i fumatori adulti, ma anche i legislatori che vogliono sapere di più sulla sigaretta elettronica.
Il sito, di agevolissima consultazione, è composto da sei sezioni. La prima, “What is vaping”, spiega le basilari differenze fra sistemi aperti e sistemi chiusi e cosa sono (e cosa contengono) gli e-liquid per sigaretta elettronica. La seconda sezione sottolinea le differenze fra sigarette tradizionali, e-cigarette e riscaldatori di tabacco, sottolineando che Public Health England stima che la sigaretta elettronica riduca del 95% il danno del fumo. Si passa poi alla terza sezione, “Vaping – A Highly Regulated Market” (il vaping – un mercato altamente regolamentato), dove sono riportate le normative europee che riguardano il settore, cioè la Direttiva sui prodotti del tabacco (Tpd) e la Clp (Classificazione, etichettatura e packaging di sostanze e miscele). Questo per sfatare l’errata credenza che si tratti di un settore che opera in una specie di far west normativo.
Si passa poi a Svapo e salute pubblica (“Vaping and Public Health) con i tre esempi virtuosi di Francia, Regno Unito e Nuova Zelanda, Paesi che hanno scelto la sigaretta elettronica come alleato nella lotta la fumo. La quinta sezione si intitola “Vaping Facts” ed è di particolare importanza, perché riporta un numero (al momento limitato) di ricerche scientifiche o di posizioni di istituzioni sanitarie che dimostrano la validità dello svapo come strumento per ridurre il danno del fumo e aiutare i fumatori a smettere. Il sito di Ieva si chiude opportunamente sfatando i falsi miti che circolano sul vaping. Ce ne sono quattro: che faccia male come il fumo, che la nicotina causi il cancro e altre malattie fumo correlate, che non sia utile per smettere completamente di fumare e che introduca i minori al fumo. Ciascuna di queste affermazioni viene confutata con dati, numeri e, appunto, fatti.
Si tratta sicuramente di uno strumento utile, in grado di dare una visione di insieme della sigaretta elettronica e capace di comunicare anche ai neofiti. Al momento il sito è disponibile solo in lingua inglese, ma Ieva assicura che nei prossimi giorni saranno online anche le versioni in altre lingue europee, fra le quali ci sarà anche l’italiano.

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