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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 4 al 10 luglio

Studio francese con l'uso della sigaretta elettronica, mentre il governo britannico esclude la tossicità per il vaping passivo. Il Canada introduce il tetto per la nicotina e Washington vota il divieto sugli aromi.

FranciaStudio: le preferenze dei fumatori al centro delle terapie antifumo
È stato elaborato in Francia uno studio pilota per smettere di fumare che valorizza le preferenze del fumatore riguardo allo strumento da utilizzare. Si chiama Stop ed è stato condotto da sei ricercatori provenienti in maggioranza dall’Inserm (Institut national de la santé et de la recherche médicale) e finanziato dall’Inca, l’Istituto nazionale francese contro il cancro. Stop sta per “Sevrage Tabagique à l’aide d’Outils dédiés selon la Préférence”, che vuol dire “smettere di fumare utilizzando strumenti dedicati in base alle preferenze”. La ricerca si è concentrata sui fumatori con una posizione socio-economica svantaggiata. I risultati, pubblicati sulla rivista Addiction Science and Clinical Practice, sono confortanti, nonostante alcuni intoppi procedurali (una metà dei partecipanti non si è presentata al follow up): “Circa un fumatore su quattro ha smesso di fumare un mese dopo l’inclusione – hanno riportato i ricercatori – e l’intervento basato sulle preferenze si è dimostrato accettabile per i partecipanti e gli operatori sanitari”. Non sono noti i numeri di coloro che avevano smesso di fumare in rapporto agli strumenti prescelti (il 29% dei partecipanti aveva optato per la sigaretta elettronica), ma lo studio ha confermato la bontà di un metodo che mette al centro le preferenze del fumatore. I dettagli sulla ricerca nell’approfondimento di Sigmagazine.

Progetto pilota: contro il fumo mettere al centro le scelte dei fumatori

 

GermaniaIl Land dell’Assia vuol vietare lo svapo (e il fumo) in parchi giochi e tendoni
Dopo la tassa sulla sigaretta elettronica, nuove nubi si addensano all’orizzonte dei vaper tedeschi, o almeno a quello dei vaper del Land dell’Assia, la regione di Francoforte. Per difendere i cittadini dal fumo passivo, il governo regionale intende vietare il fumo in alcuni luoghi all’aperto, come parchi giochi e tendoni esterni. Il problema è che, ignorando tutti gli studi specifici che smentiscono l’esistenza del vaping passivo, la legge prevede l’equiparazione tra fumo e vapore e quindi l’estensione del divieto anche al vaping. La proposta è stata illustrata in settimana dal Ministro per gli affari sociali dell’Assia Kai Klose (Verdi) e l’idea di allargare anche a sigarette elettroniche e riscaldatori il divieto elaborato per il fumo da tabacco è stata giustificata con la dichiarazione che anche in questo caso vengono emesse “sostanze simili a quelle del tabacco, ma anche altre sostanze  dannose per la salute”. Più generico e approssimativo di così il ministro ecologista non poteva essere.

Gran BretagnaVapore passivo, per il governo di Londra non ci sono prove di tossicità
Sul tema del vapore passivo i responsabili della sanità inglese sono di tutt’altro avviso rispetto ai “colleghi” dell’Assia. Proprio mentre nella regione tedesca il governo del Land annunciava la sua proposta, a Londra la sottosegretaria alla salute Jo Churchill rispondeva a un’interrogazione parlamentare dichiarando che “non si vede la necessità di estendere il divieto anche al vaping perché non esiste alcuna prova di tossicità indiretta causata dal vapore passivo. Il divieto di fumare nei luoghi pubblici al chiuso si basa invece su prove evidenti dei danni derivanti dall’esposizione al fumo passivo e sulla tutela della salute conseguente alla mancata esposizione  al fumo“.

Sigarette elettroniche al chiuso, UK: “Nessun divieto, non esiste vapore passivo”

 

Gran BretagnaSondaggio: maggioranza per restrizioni a fumo e svapo nei luoghi pubblici
Per una stretta sembrerebbero invece i cittadini britannici, almeno secondo un sondaggio. Il vaping è accettato e promosso come metodo alternativo alla sigaretta tradizionale o come strumento per smettere completamente di fumare, ma la maggioranza dei britannici ritiene che per gli svapatori debbano esistere le stesse restrizioni dei fumatori per l’utilizzo dell’e-cig nei luoghi pubblici. È quanto emerge da un sondaggio realizzato su un campione di 2.000 adulti dalla società Swedish Match, produttrice di sacchetti di nicotina senza tabacco e reso noto in concomitanza con l’estate, periodo dell’anno in cui il clima mite permette più facilmente lo svapo in ambienti esterni. Per il 60% degli interpellati, fumo e vapore devono essere vietati nei giardini pubblici e nei parchi, e tre quarti del campione ritiene una buona abitudine che fumatori e svapatori debbano chiedere il permesso di poter accendere sigarette o dispositivi elettronici quando sono in gruppo.

CanadaIn vigore la legge che istituisce un tetto alla nicotina per gli e-liquid
È entrata in vigore la legge che introduce un tetto ai livelli di nicotina degli e-liquid. Il provvedimento proibisce infatti la vendita dei liquidi per sigaretta elettronica che superano una concentrazione di nicotina di 20 mg/ml in Canada, nonostante diversi esperti di salute pubblica avessero espresso parere contrario. Fino a pochi anni fa, il Canada era tra i Paesi in prima fila nelle politiche di riduzione del danno da tabacco e aveva pienamente approvato l’uso di prodotti da svapo come strumenti per smettere o ridurre il fumo. Tutto è cambiato in seguito a operazioni di stampa che hanno enfatizzato, sulla scia delle campagne statunitensi, il fenomeno del vaping giovanile: un allarme che recenti studi empirici hanno di gran lunga ridimensionato nel rapporto con il passaggio al fumo.

UeLa Commissione insiste: se fa smettere di fumare, l’e-cig deve essere trattata come un farmaco
Se alla fine sarà accertato che la sigaretta elettronica fa davvero smettere di fumare, allora dovrà essere un prodotto trattato come un farmaco. La commissaria alla salute Stella Kyriakides ha ribadito la posizione della Commissione europea rispondendo a Bruxelles a un’interrogazione di tre europarlamentari italiani: Fiocchi, Patricello e Sardone. Sul punto specifico, Kyriakides ha detto che “per quanto concerne il ruolo delle sigarette elettroniche nella disassuefazione dal fumo, il parere dello Scheer ha concluso che vi sono scarse prove a sostegno dell’efficacia delle sigarette elettroniche nell’aiutare i fumatori a smettere di fumare. Qualora se ne accertasse l’efficacia e venissero considerate aiuti per la disassuefazione, la loro regolamentazione dovrebbe seguire la legislazione farmaceutica. Gli altri spunti contenuti nella risposta della commissaria europea si trovano nell’articolo pubblicato da Sigmagazine.

Sigaretta elettronica, l’Europa ribadisce: se fa smettere di fumare è un farmaco

UsaAtlanta, dogana confisca partita di sigarette elettroniche proveniente dalla Cina
Gli agenti della dogana e della protezione delle frontiere degli Stati Uniti (US  Customs and Border Protection) di Atlanta hanno sequestrato nel porto cittadino 66 scatole di sigarette elettroniche con il marchio “Rick and Morty”. Facevano parte di una spedizione proveniente dalla Cina. I famosi personaggi dei cartoni animati figuravano sulla confezione delle sigarette elettroniche, circostanza piuttosto curiosa che ha insospettito i funzionari doganali. Potrebbe quindi scattare l’accusa di violazione del diritto d’autore e dei marchi.

UsaWashington, presto vietati gli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche
Il Consiglio cittadino di Washington D.C., la capitale degli Stati Uniti, ha votato a favore del divieto degli aromi in tutti i prodotti del tabacco, definizione nella quale rientrano anche le sigarette elettroniche. La misura è passata con 8 voti favorevoli e 5 contrari. Perché diventi esecutiva manca solamente la firma del sindaco Muriel Browser, che però appare una pura formalità, visto che la prima cittadina ha già dichiarato il suo sostegno. Le associazioni contrarie al divieto temono che in questo modo si apra la strada al mercato del contrabbando, come testimoniato dai casi di altre città o Stati in cui è stato adottato lo stesso divieto. Approfondimento su Sigmagazine.

Washington vieta gli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche

 

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