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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dall’11 al 17 luglio

Settimana importante in seno all'Unione europea: la Commissione Beca discute di come poter inserire la sigaretta elettronica nel piano anticancro. Intanto la Germania prende a modello l'esempio fiscale italiano.

UePiano anticancro, l’Europarlamento sottolinea il ruolo della sigaretta elettronica
Dibattito estivo nella Commissione speciale Beca del Parlamento europeo in occasione della presentazione della bozza del Rapporto sul Piano europeo per la lotta contro il cancro. All’intervento della relatrice, la francese Véronique Trillet-Lenoir, si sono succeduti quelli dei parlamentari. Tre sono stati a sostegno della sigaretta elettronica nel quadro della valorizzazione delle politiche di riduzione del danno: quelli del tedesco Liese, dell’italiano Fiocchi e del croato Sokol. Liese e Fiocchi, inoltre, stanno preparando degli emendamenti sulle alternative al tabacco, fra cui le sigarette elettroniche. L’iter del Parlamento prevede che si possano presentare emendamenti al testo fino al 14 settembre. La discussione è stata calendarizzata il 14 ottobre, con una seconda lettura prevista per l’8 novembre. Il voto finale che dovrebbe avere luogo il 6 dicembre prossimo. Il documento, una volta raggiunta la sua forma definitiva, rappresenterà la posizione del Parlamento sul piano presentato dalla Commissione europea lo scorso 3 febbraio. Su Sigmagazine il resoconto degli interventi dei tre europarlamentari pro-vaping.

Piano anticancro, europarlamentari in difesa della sigaretta elettronica

 

UeEthra, cinque punti per sensibilizzare i parlamentari
Alla vigilia della riunione della Commissione speciale contro il cancro del Parlamento europeo (Beca), l’associazione europea dei consumatori del vaping Ethra (European Tobacco Harm Reduction Advocates) ha diffuso un documento in cinque punti per sensibilizzare i parlamentari sulle politiche di riduzione del danno e sui rischi insiti nella bozza del rapporto. In precedenza, la stessa Ethra aveva rinnovato l’allarme per le posizioni della Commissione Ue contenute nel Rapporto sulla applicazione della Direttiva dei prodotti del tabacco (Tpd), pubblicata ormai due mesi fa: “La prospettiva che la Commissione europea inasprisca la regolamentazione dei prodotti a base di nicotina più sicuri, abusando del principio di precauzione, è motivo di seria preoccupazione e minaccia di annullare i progressi compiuti negli ultimi anni nella riduzione della prevalenza del fumo”. Sigmagazine ha approfondito i cinque punti del documento presentato agli europarlamentari e le critiche di Ethra alla Commissione Ue.

Ethra agli europarlamentari: “Salvate la sigaretta elettronica”

Tpd, Ethra: dall’Europa preoccupanti posizioni sulla sigaretta elettronica

 

UeWva protesta a Bruxelles di fronte al parlamento europeo
Prosegue l’impegno di World Vapers’ Alliance (Wva) nel cuore dell’Unione Europea nel quadro del riesamino della Direttiva sui prodotti del tabacco (Tpd), che regolamenta anche i prodotti del vaping. Con un’iniziativa pubblica a Bruxelles è partita la campagna “Back Vaping. Beat Smoking”. All’esterno della sede del Parlamento europeo è stato installato un grande graffito poggiato su un furgone su cui campeggiava lo slogan “Insieme possiamo salvare 19 milioni di vite. Sostieni il vaping, sconfiggi il fumo”. La manifestazione si è svolta alla vigilia dell’incontro della Commissione per la lotta contro il cancro al Parlamento europeo (Beca) riunitasi per discutere le proposte per ridurre i danni causati dal fumo di tabacco.

Manifestazione a Bruxelles: la sigaretta elettronica salva 19 milioni di vite

 

UsaNegozianti protestano contro il rifiuto dei corrieri di spedire prodotti del vaping
Il rifiuto dei corrieri americani di effettuare spedizioni di sigarette elettroniche e prodotti del vaping sta mettendo a dura prova l’economia del settore e ha provocato una lettera di protesta firmata da 428 negozianti a Frederick W. Smith, amministratore delegato della società di spedizioni FedEx. La richiesta formulata dai firmatari, raccolti sotto l’egida dell’American Vaping Association, è di riconsiderare la recente decisione del corriere che non permette loro di ricevere o inviare prodotti del vaping. Tale decisione è nata in seguito al divieto al servizio postale nazionale di consegnare ai privati (intesi come consumatori) prodotti per lo svapo decretato alla fine dello scorso anno dal Congresso Usa. Altri corrieri si sono omologati estendendo il divieto alle aziende. E i negozianti non sono solo bloccati nelle vendite, ma anche nei rifornimenti. Sigmagazine fa il punto della situazione di stallo dei negozianti americani.

Corrieri Usa rifiutano di spedire sigarette elettroniche: la protesta dei negozianti

 

GermaniaRapporto dipendenze 2021: la tassa sull’ecig va nella direzione sbagliata
Le politiche di contrasto all’alcol e al tabacco sono in Germania impostate in maniera troppo attenta agli interessi dell’industria e meno a quelli della salute. È uno degli aspetti emersi dal Rapporto sulle droghe e sulle dipendenze 2021 realizzato dall’omonimo centro di Francoforte diretto da Heino Stöver. Uno degli esempi riportati riguarda le politiche nei confronti della sigaretta elettronica, in cui si evidenziano critiche alla recente imposizione di una alta tassa sui liquidi. Una misura che “va nella direzione sbagliata”, osserva il rapporto, “perché, eguagliando i costi con il tabacco, demotiva i fumatori dal passare a strumenti meno dannosi per la salute come quelli del vaping”.

IndiaConflitti d’interesse: il governo che ha vietato l’ecig entra nel business della nicotina liquida
Da un lato il governo ha vietato due anni fa la sigaretta elettronica, promulgando una delle leggi più restrittive che ci siano, dall’altro è diventato indirettamente produttore di liquidi con nicotina destinati però all’esportazione. La società che si incaricherà di produrre nicotina liquida, sali di nicotina e snus è la ITC Limited, precedentemente nota come India Tobacco Company. Il governo indiano possiede il 28,5% delle quote azionarie, mentre la maggioranza relativa è della British American Tobacco che ne controlla il 29,4 per cento. L’investimento iniziale è di 6,7 milioni di dollari. Un vero e proprio conflitto di interesse se si pensa che appena due anni fa lo stesso governo indiano aveva vietato la vendita, la produzione, l’importazione, l’esportazione e la pubblicità di sigarette elettroniche, liquidi di ricarica e riscaldatori di tabacco.

L’India vieta la sigaretta elettronica ma specula sulla nicotina

 

EuropaNasce Vaping Facts, il sito dei produttori europei per un’informazione corretta sul vaping
È stato presentato il sito Vaping Facts, realizzato da Ieva, l’associazione che raggruppa i produttori europei. L’obiettivo è di incoraggiare i fumatori a passare al vaping attraverso la diffusione informazioni di base sulla sigaretta elettronica, sul suo funzionamento e sui potenziali benefici per i fumatori che scelgono di passare al vaping. La comunicazione di Vaping Facts sarà basata su rimandi a studi scientifici e fonti istituzionali. I destinatari di questo sforzo informativo sono non solo i fumatori adulti, ma anche i legislatori che vogliono sapere di più sulla sigaretta elettronica. Ieva ha così raccolto e messo in pratica l’esempio del ministero della Salute neozelandese che aveva realizzato un sito analogo, con lo stesso nome. Sigmagazine illustra le specificità del portale europeo.

Vaping Facts: l’associazione Ieva spiega i fatti sulla sigaretta elettronica

 

GermaniaItalien über alles, anche per la tassa sul vaping
Non capita spesso che l’Italia compaia in prima pagina sui media tedeschi per notizie positive. Negli ultimi tempi invece è accaduto spesso, quasi un’inversione di tendenza. Cultura, musica, addirittura politica ma soprattutto sport (con la vittoria agli Europei) stanno contribuendo a disegnare un’immagine vincente del nostro Paese. Ora ci si mette anche il vaping, complice la questione delle tasse. Per diversi giorni, l’apertura del portale sul vaping Egarage ha presentato una bella immagine di Roma (un classico da cartolina di Piazza di Spagna con la fontana della barcaccia e la scalinata di Trinità dei Monti) sovrastata dal titolo: Tasse, gli svapatori italiani possono tirare un respiro di sollievo. Sulla base delle notizie riprese proprio da Sigmagazine, il portale del vaping tedesco riporta la riduzione dell’imposta ai livelli del 2020 fino alla fine dell’anno e chiosa: “Questo dovrebbe far riflettere la Germania”, che con la decisione del governo appena varata dal parlamento si ritrova una tassa sull’ecig ben più alta di quella italiana. “E in Germania, soprattutto l’Spd ha difeso la scelta argomentando che il caso italiano dimostrava la sostenibilità dell’imposta”: ma ora che l’Italia abbassa la sua tassa, il castello del governo tedesco non regge più.

GlobalProtezionismo e contrabbando, una riflessione su divieti e frontiere chiuse
E a proposito di traffico illegale, Sigmagazine presenta una riflessione generale sul binomio protezionismo-contrabbando applicato ai prodotti del vaping, prendendo spunto da notizie delle ultime settimane su sequestri doganali di sigarette elettroniche o liquidi destinati a mercati che avevano conosciuto misure restrittive (da Singapore alla Francia, ad alcuni Stati Usa). Danni economici, spese pubbliche in aumento, diffusione di monopolio, commerciale e ideologico.

In carcere per la sigaretta elettronica: l’irragionevolezza del protezionismo

 

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