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“Europarlamento riconosca potenzialità della sigaretta elettronica”

L'eurodeputata Silvia Sardone ha presentato due emendamenti al rapporto Beca sul Piano Anticancro che tendono a sottolineare il ruolo dell'e-cig come strumento che riduce i danni del fumo.

Nonostante ci sia tempo sino al 14 settembre per presentare gli emendamenti al rapporto Beca sul piano anticancro della Commissione europea, gli europarlamentari italiani si stanno muovendo per tempo, giocando d’anticipo rispetto ai colleghi stranieri. Silvia Sardone ha proposto due modifiche al testo che riguardano direttamente la sigaretta elettronica e il suo approccio in ottica di riduzione del danno da fumo e delle patologie ad esso collegate.
L’attuale direttiva sui prodotti del tabacco – spiega Sardone – copre già la regolamentazione della sigaretta elettronica. Tuttavia, questo prodotto è considerato e regolamentato come un prodotto di tabacco da fumo ignorando il suo potenziale nel ridurre il rischio del fumo di sigaretta. È quindi necessario indagare sia l’impatto positivo che quello negativo che questi prodotti possono avere sulla salute umana al fine di valutare la regolamentazione nel modo più appropriato“.
In particolare, i due emendamenti puntano l’attenzione sul ruolo della sigaretta elettronica nella riduzione delle malattie fumo-correlate. L’assenza di combustione, come dimostrato dall’Istituto di sanità pubblica britannica, abbatte del 95 per cento le tossicità sprigionate dalla combustione del tabacco. Il primo emendamento interviene per modificare l’articolo 8, lettera E, del rapporto Beca, aggiungendo la frase “e il loro ruolo positivo nella riduzione del rischio di cancro” dopo le parole “sigarette elettroniche“, in maniera da risultare così modificato: “il proseguimento delle valutazioni dei rischi per la salute legati alle sigarette elettroniche e il loro ruolo positivo nella riduzione del rischio di cancro, e la definizione di un elenco di sostanze contenute ed emesse da questi prodotti a livello europeo, sulla base del modello pubblicato dall’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria“.

Da sinistra: Fiocchi, Sardone e Patriciello.

Il secondo emendamento invece vuole aggiungere un nuovo paragrafo al Rapporto, auspicando un impegno diretto della Commissione europea “a riconoscere che i prodotti del tabacco alternativi e meno rischiosi, in particolare le sigarette elettroniche, hanno contribuito ad abbassare i tassi di fumo nell’UE. Nello spirito del piano europeo di lotta contro il cancro e del suo obiettivo di raggiungere una generazione senza tabacco combusto, il potenziale di questi prodotti dovrebbe essere sfruttato al massimo, grazie a un quadro normativo e fiscale adeguato”.
Gli emendamenti in materia di sigarette elettroniche firmati da Silvia Sardone fanno seguito alle interrogazioni già presentate a inizio anno in collaborazione con i colleghi Fiocchi e Patriciello. Interessante notare come i tre esponenti italiani appartengano a gruppi parlamentari diversi: Pietro Fiocchi è nel Partito dei conservatori e riformisti europei (eletto nelle liste di Fdi), Silvia Sardone nel gruppo Identità e Democrazia (eletta nella Lega) e Aldo Patriciello nel Partito popolare europeo (eletto in Fi). Le iniziative parlamentari sono state intraprese anche a seguito degli incontri formali avvenuti con l’Associazione nazionale dei consumatori di sigarette elettroniche Anpvu.

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